Ma come si può? Neanche gli animali lo fanno: come si può torturare un figlio, due e tre, tutti i propri figli fino a procurarne la morte? e come si può che nessuno si sia accorto? Parliamo di America, non di un paese del terzo mondo. Hanno torturato per anni i loro figli, facendoli vivere senza vestiti puliti, senza cibo e senza assistenza sanitaria, completamente abbandonati a loro stessi, finché la più grande, Natalie, di soli 16 anni, non è morta per un arresto cardiaco lo scorso ottobre. È stato in questo modo che i servizi sociali e la polizia hanno scoperto una vera e propria casa degli orrori, nella cittadina di West des Moines, nell’Iowa, Stati Uniti, fermando Nicole Marie Finn, 42 anni, e Joseph Michael Finn II, 45, che pur avendo divorziato nel 2011, avevano concordato di rendere insopportabile la vita dei loro 3 bambini.
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I due genitori sono finiti in manette e dovranno ora rispondere di sequestro di persona di primo grado, lesioni gravi e abbandono di minori. La donna è stata anche accusata di omicidio di primo grado e di aver messo in pericolo la vita della figlia tanto da procurarne la morte. Stando ad una prima ricostruzione degli inquirenti, i coniugi Finn avevano deciso di rinchiudere Natalie e i suoi fratelli di 14 e 15 anni all’interno della loro villetta, dove si sarebbero consumate le torture. I piccoli sarebbero stati picchiati, lasciati senza cibo e abiti. Poi, il tragico epilogo alla fine dello scorso ottobre, quando la figlia più grande, trasportata d’urgenza in ospedale, è morta per un arresto cardiaco.
Sin dal primo momento la morte della ragazza è stata classificata come sospetta. Da oltre un anno i suoi compagni di classe non avevano notizie di lei. Becca Gordon, madre di un amico di Natalie, ha raccontato di aver chiamato la polizia all’inizio di quest’anno dopo che la ragazza, visibilmente emaciata, le aveva chiesto più volte cibo per lei e i suoi fratelli, e si era preoccupata dopo averla vista per un lungo periodo sempre con lo stesso vestito indosso. Eppure, si chiede la stampa locale, non si riesce a capire perché i servizi sociali non siano intervenuti prima. Intanto, gli ex coniugi Finn rimarranno nel carcere di Polk County in attesa della prossima udienza per il 19 dicembre.