Malattie

Mononucleosi: definizione, sintomi e modalità di contagio

La via di contagio di questa malattia, infatti, ne favorisce la rapida diffusione soprattutto tra i bambini molto piccoli che si scambiano continuamente giochini, biberon, bicchieri, posate. Gli ambienti di proliferazione prediletti quindi sono: asili nido, ludoteche, scuole materne e primarie.

Quali sono i sintomi della mononucleosi?

La patologia potrebbe presentarsi accompagnata da tutti i sintomi o essere del tutto asintomatica. In linea generale si può affermare che i segnali della mononucleosi sono:

  • una leggera alterazione della temperatura corporea;
  • grande sensazione di spossatezza;
  • ingrossamento delle ghiandole linfatiche.

In alcuni bambini sprovvisti di un forte sistema immunitario, la mononucleosi potrebbe essere facilmente individuata a causa della sintomatologia violenta con cui si presenta in questi casi, ossia :

  • temperatura corporea molto alta (anche oltre i 39 C°);
  • ghiandole linfatiche piuttosto gonfie specialmente sul collo e dietro le orecchie;
  • forte faringite;
  • in alcuni casi particolarmente violenti anche la milza ingrossata.

Tuttavia la mononucleosi non può essere diagnosticata basandosi semplicemente sulla mera presenza o assenza dei suindicati sintomi. Per avere la certezza dell’avvenuto contagio, si dovrà eseguire un’analisi del sangue. In particolare sarà illuminante l’esame dell’emocromo in cui risulterà un esponenziale aumento dei globuli bianchi.

Come si cura la mononucleosi?

Non esistono cure antibiotiche contro la mononucleosi e non perché sia una malattia talmente grave da non esistere ancora una cura, ma semplicemente perché l’organismo ospite la combatte e la annienta, producendo autonomamente gli anticorpi necessari.

Cosa fare quindi se il piccolo contrae la mononucleosi?

La cosa migliore da fare è sicuramente quella di rivolgersi al pediatra di fiducia. Sarà lui a diagnosticarvi la mononucleosi o a prescrivervi delle analisi del sangue per averne la certezza. Per quanto riguarda la terapia, non c’è molto da dire: la mononucleosi si cura da sola per cui si può soltanto aspettare che passi. Probabilmente il pediatra prescriverà un antipiretico da somministrare nel caso in cui la temperatura salga oltre un certo range.

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