Donna

Mietta, che fine hai fatto? L’interprete di “Vattene amore”, dopo essere diventata mamma, per anni è rimasta lontana dai riflettori. Ora non più

 

Dopo essere diventata mamma, nel 2010, di lei si erano quasi perse le tracce. Tranne qualche lavoro, Mietta si era ritirata a vita privata. Ora non più: è pronta a tornare sulle scene nazionali.

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Il suo primogenito, Francesco Ian, è nato a Milano, alla clinica Mangiagalli. Un figlio fortemente voluto, anzi, è proprio il caso di dire, un dono di Dio, visto che il nome scelto per il piccolo è di origine ebraica e significa proprio questo: dono di Dio.

Daniela Miglietta, alias Mietta, aveva dato alla luce il suo bambino con  parto naturale, che si era svolto senza complicazioni, per la gioia anche del papà, Davide Tagliapietra, con il quale la cantante  di origini tarantine ma residente a Milano è legata da tempo.

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Come tante altre mamme vip, l’interprete di “Vattene amore” è diventata mamma non giovanissima, portando a termine la gravidanza a quarantuno anni. Insomma, c’è speranza per tutte, anche per le aspiranti mamme ventenni e trentenni che devono aspettare un pochino per avere un figlio.

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Ecco che ora, a sei anni, di distanza dal suo ultimo lavoro, “Due soli”, Mietta torna con due nuovi singoli. Entrambi contenuti nella colonna sonora del film “Ciao Brother”, i due brani, “Another Dream” e “Non sei solo”, esprimono la nuova maturità espressiva e vocale della cantante. Tgcom24 rivela che ill brano è stato scritto dalla stessa Mietta insieme a Emiliano Cecere e Oscar Angiulli. L’amicizia è il tema portante della pellicola diretta da Nicola Barnaba: viene vista come una forma di legame forse più forte di quello che si instaura tra due amanti. “Another Dream”, invece, è un brano pensato e scritto in inglese, “preghiera” di un uomo che non si è mai fatto travolgere dalle avversità nonostante gli sia sempre andato tutto male.

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Entrambe le canzoni sono nate con un tipo di approccio nuovo per l’artista pugliese, essendo state scritte in seguito alla visione di alcune scene del film, quando ancora non erano state montate. Il cinema, dunque, come fonte di ispirazione musicale per Mietta, che commenta: “Non sempre si creano ad hoc brani inediti per una colonna sonora, spesso si predilige utilizzare successi già noti o brani già editi. Questa esperienza mi ha fatto capire quanto cinema e musica possano ancora dare, camminando per mano”.