Famiglia

“Mia madre, trattata così…” Il principe Harry ricorda con affetto Lady Diana: la descrive come un modello perché “ha cambiato le cose”. Eppure, c’è qualcosa che lo divora dentro

 

Non è la prima volta che i figli la ricordano con affetto in pubblico. Stavolta il tributo a Lady Diana arriva dal principe Harry dal palco della Fondazione Obama, il cui summit è in corso a Chicago. “Io guarderò sempre con ammirazione mia madre. Per me sarà sempre un modello. Ogni cosa che ha fatto e il modo in cui l’ha fatto ha avuto un impatto, ha fatto la differenza”. E ancora: “Penso che in una società in cui alcuni problemi diventano così grandi che nessuno vuole essere coinvolto lei è stata una che ha cambiato le cose. Aveva molto in comune con tutti – ha sottolineato Harry – ma ascoltava anche”. Il figlio minore di Lady D ha poi aggiunto: “Come è possibile che qualcuno che ha fatto tanto come lei sia stata trattata così da alcune istituzioni? Quando ti rendi conto della posizione privilegiata che hai, alla fine vuoi spendere il resto della tua vita a dare indietro quello che hai ricevuto, guadagnando fiducia e rispetto dell’opinione pubblica”. (Continua dopo la foto)

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Pochi giorni fa il reale ha partecipato anche all’Attitude Awards a Londra, che ha consegnato al giovane un premio postumo per l’impegno della madre Diana nella solidarietà. Un premio per l’approccio che portato avanti negli anni ’90 per la lotta contro l’Aids e il virus Hiv, argomenti all’epoca molto delicati e spinosi. Diana ha infranto i tabù e le paure che circondavano questa malattia innanzitutto sfruttando il proprio simbolo per parlarne e sensibilizzare l’opinione pubblica e, soprattutto, impegnandosi in modo concreto. (Continua dopo le foto)

Diana And Harry At Highgrove

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Nel 1987 la principessa toccò un malato senza guanti, dimostrando a tutti che l’Aids non si trasmetteva con la vicinanza alle persone infette e contribuendo a diminuire il terrore che aleggiava intorno ai malati. All’epoca Diana aveva solo 25 anni, aveva tanti problemi familiari e i paparazzi sempre addosso, ma non aveva paura. Lo ha sottolineato anche Harry. “Sapeva che questa malattia stava creando una situazione pericolosa, soprattutto quando coinvolgeva l’omofobia”. Anche grazie alla principessa i malati di Aids non sono stati più emarginati e gli omosessuali non sono stati legati sempre e necessariamente a questa malattia.