Bambino

Metà dei bambini allattati al seno mostra carenza di una vitamina: cosa fare a partire dai primi giorni dell’allattamento

 

Siamo tutti convinti che l’allaTtamento al seno produca una serie di notevoli vantaggi per la salute del bambino e una rapida ripresa della mamma, anche se molto faticosa. Eppure una ricerca pubblicata su Annals of Family Medicine e condotta presso la Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota rivela che proprio questi bambini mostrano carenza di una vitamina di cui il latte materno è povero: la metà dei neonati allattati al seno non riceve la giusta quantità di vitamina D, molecola necessaria per il corretto sviluppo delle ossa. Cosa fare?

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allattamentoGli autori concludono che tenere in considerazione le preferenze materne potrebbe migliorare un adeguato apporto di vitamina D nei neonati allattati al seno. A questo fine, più alti dosaggi di vitamina D potrebbero essere incorporati di routine alla supplementazione materna per arricchire il latte con vitamina D. In questo modo, sottolineano, si assicurerebbe facilità di assunzione e si eviterebbe potenziale tossicità per il neonato, dovuta ad errori di dosaggio

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I ricercatori hanno esaminato 140 madri di neonati allattati esclusivamente al seno e 44 che hanno utilizzato sia latte materno che artificiale. Ne è emerso che solo il 55% forniva ai bambini l’integrazione di vitamina D, e solo il 42% ne forniva la quantità raccomandata dall’American Academy of Pediatrics (AAP), ovvero 400 UI al giorno. L’indagine ha anche approfondito le preferenze materne in materia: ben l’88% preferiva assumere in prima persona l’integrazione vitaminica piuttosto che sottoporla ai bambini, e il 57% affermava di preferire quella giornaliera a quella mensile. Questo infatti veniva percepito come il metodo più sicuro.