Salute e benessere

Menopausa precoce: come affrontarla

Per quanto si tratti di una naturale fase fisiologica, la menopausa è un periodo difficile per la donna e lo diventa ancora di più quando arriva in anticipo. Ecco come affrontare la menopausa precoce. 

La menopausa è un particolare stadio fisiologico nella vita delle donne che si verifica normalmente intorno ai 50 anni (5 più, 5 meno) e porta con sé diversi cambiamenti sia fisici che psicologici. 

I sintomi della menopausa precoce sono gli stessi della classica menopausa. Ciò che cambia è invece l’età, appunto precoce, in cui essa si verifica, ossia prima dei 40 anni

Ma il fattore età non è irrilevante, non è una cosa da poco, anzi. È proprio tal anticipazione (sia essa indotta o spontanea) rispetto ai tempi generalmente previsti a rendere la menopausa precoce maggiormente problematica, soprattutto a livello psicologico. 

Una donna, infatti, per superare questa situazione deve far fronte a diverse dinamiche legate non solo alla propria persona ma anche all’ancora oggi esistente pregiudizio sociale che la vorrebbe a 30 – 35 anni realizzata come donna, moglie e madre. 

Non è dunque inopportuno ricordare una famosa frase di Rita Levi Montalcini, la quale nel sottolineare la forza delle donne disse che “hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale”.

Vediamo allora come affrontare la menopausa precoce nel migliore dei modi e senza scoraggiarsi. 

Innanzitutto va ricordato che, fortunatamente, non si tratta di una condizione molto frequente (in Italia riguarda il 2% delle donne). Quindi prima di giungere a conclusioni affrettate è bene fare i dovuti accertamenti per escludere eventuali altre cause di polimenorrea o oligomenorrea (rispettivamente riduzione del tempo o ritardi tra un ciclo e l’altro) e infine di amenorrea (assenza di flusso mestruale) come una gravidanza, una drastica perdita di peso, un’eccessiva attività fisica, una malattia nel sistema riproduttivo o dei disturbi ormonali. 

Si può procedere quindi, sotto consiglio medico, con: 

  • anamnesi ed esame obiettivo;
  • esami per rintracciare altre condizioni simultanee (come ad esempio le malattie autoimmuni e genetiche);
  • analisi del sangue per valutare i livelli ormonali;
  • ecografia pelvica o transvaginale per avere un’immagine dettagliata di ovaie e utero e poter stabilire il livello di compromissione della riserva ovarica.

E solo una volta ottenuta una diagnosi certa di menopausa precoce sarà giunto davvero il momento di reagire con forza a essa. 

Tra i vari fastidi fisici tipici della menopausa troviamo: vampate di calore, dolori muscolari e articolari, osteoporosi, secchezza vaginale e della pelle, perdita di memoria, calo della libido, irritabilità, palpitazioni.

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Se la sintomatologia non comporta un disagio elevato, basteranno dei rimedi del tutto naturali. In particolare si consiglia di: 

  • seguire uno stile di vita sano evitando l’alcool e il fumo, i quali accentuano le vampate di calore oltre ad anticipare i tempi di arrivo della menopausa; 
  • avere una dieta equilibrata e, soprattutto, ricca di vitamine per ritrovare le giuste energie;
  • fare attività fisica almeno 3 volte a settimana per un totale di 150 minuti circa svolgendo uno o più esercizi tra quelli aerobici (camminata veloce, corsa, ciclismo, sci di fondo), anaerobici di resistenza (pesi), di mobilizzazione articolare (ginnastica, nuoto), propriocettivi (squat, affondi) e rilassanti (yoga).

Quando invece i disturbi causano un senso di spossatezza molto forte, per migliorare la qualità della vita sarà necessario intraprendere (sempre sotto il consiglio e la prescrizione di uno specialista) la terapia ormonale sostitutiva (TOS) che si basa sulla somministrazione di diversi tipi di ormoni mediante cerotti, spray o pillole. 

Particolare attenzione va poi riposta nei riguardi delle implicazioni psicologiche che, come anticipato, sono più frequenti nel caso specifico della menopausa precoce. Questo perché sentire minore desiderio sessuale e, soprattutto, perdere la fertilità e non poter più diventare mamma in così giovane età è inevitabilmente un trauma.  

Non è quindi così impensabile cadere in depressione o vivere in uno stato di forte ansia. In questi casi non resta che rivolgersi a un bravo psicologo o psichiatra per iniziare un percorso, con l’utilizzo o meno di farmaci a base di sostanze antidepressive o anche di testosterone per migliorare, rispettivamente, l’umore e la libido. 

Solo così sarà possibile non demonizzare la menopausa precoce e guardarla con maggiore serenità nella consapevolezza che esistono sia le soluzioni per stare meglio con il proprio corpo e con la propria mente che le strade alternative da intraprendere nella propria vita (come ad esempio l’adozione).

D’altronde, bisogna godere di ogni età così come arriva, anche se non è come se la si aspettava. E non c’è motivo di vergognarsi delle proprie rughe e delle proprie cicatrici, che siano visibili o interiori, poiché sono necessarie per crescere. Esse vanno piuttosto mostrate con fierezza e orgoglio per dimostrare che si è stati presenti e si è superata ogni cosa. Basta voler indossare sempre e semplicemente la vita che si è vissuta.