La più grande catena del mondo produttrice di hamburger, la McDonald, ha annunciato che lunedì prossimo pubblicherà le informazioni caloriche degli alimenti nei menù dei propri locali a livello nazionale negli Stati Uniti. La mossa arriva in anticipo rispetto ad un regolamento che potrebbe richiedere alle maggiori catene di fast food, l’obbligo di includere il numero delle calorie nei pasti offerti.
“Vogliamo fare volontariamente questo passo”, ha annunciato Jan Fields, presidente della McDonald degli Stati Uniti. “Crediamo che aiuterà a educare i nostri clienti.” Anche se, il responsabile ha sostenuto che in città come New York e Philadelphia, dove la pubblicazione di informazioni caloriche è già richiesta, non è affatto cambiato ciò che i clienti ordinano.
“Il tipo di menù richiesto non cambia”. “Ma io credo che le persone si sentano meglio sapendo queste informazioni.”
La decisione di pubblicare informazioni caloriche negli Stati Uniti, segue una sentenza della Corte Suprema presa questa estate per sostenere il presidente Barack Obama e il suo programma di revisione di assistenza pubblica, che include una norma che richiede alle catene di ristoranti con più di 20 sedi di rilasciare tali informazioni.
Ma non è tutto, nella battaglia all’obesità, la Corporate Accountability International, ha esortato la McDonald nel cessare la vendita del proprio cibo ai bambini. La pubblicazione dei dati sulle calorie non è una bacchetta magica nella lotta contro l’obesità, ma potrebbe avere un grande effetto nel corso del tempo, dice Margo Wootan, direttore del reparto di nutrizione presso il Center for Science in the Public Interest. “L’obesità non è il genere di cose dove un giorno ti svegli e sei grasso. Andiamo gradualmente e lentamente verso l’aumento di peso nel corso del tempo”, ha dichiarato