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Mamma lavoratrice o casalinga? Non è la stessa cosa: ecco come cambia il futuro di tuo figlio

 

Le mamme casalinghe, per motivi logistici, sono più presenti nella vita dei lori figli rispetto a quelle che invece lavorano. Ma siamo proprio sicuri che stare più tempo che loro e dedicarsi alle faccende domestiche sia il meglio per loro? Ecco cosa rivela uno studio dell’Università di Harvard.

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donna che lavora

Secondo uno studio della Harvard Business School i figli delle donne in carriera hanno più probabilità di riuscire nel lavoro e tendono ad essere più affettuosi.
La probabilità di trovare un impiego dei figli di donne impegnate nel lavoro è, in particolare, maggiore del 4.5% rispetto a quella di chi, la mamma, la vede costantemente. Solitamente i figli delle donne lavoratrici, inoltre, sono più bravi nella supervisione perché spesso le mamme, impegnate su più fronti, delegano loro compiti sin da piccoli.

«Si può concludere che la prima categoria di madri riesce a influenzare la considerazione che i piccoli, e poi i ragazzi, avranno del ruolo della donna e dell’uomo nella società, ha spiegato la professoressa Kathleen McGinn, autrice della ricerca che specifica che il ruolo lavorativo della madre influisce anche sul reddito futuro del figlio. Niente sensi di colpa, dunque, per le mamme lavoratrici, la loro ambizione e desiderio di indipendenza non può che aiutare i loro bambini nel futuro. E influenzare positivamente il ruolo di donna che da grandi potranno pretendere, nella società. Se in peesenza di figlie femmine. Se in presenza di figli maschi, l’esempio di una madre lavoratrice condizionerà il loro ruolo di uomini domani.