Una recente ricerca condotta da Esther van Slujis, dell’Università di Cambridge, dimostra che più attività fisica viene svolta dalla madre, e più attivo risulterà essere il bambino.
“Per quanto non sia possibile capire da questo studio se è l’attività del bambino a costringere la madre al movimento per star dietro al piccolo” – aggiunge van Sluijs – “è probabile che in questa diade (mamma-figlio) l’attività dell’uno influenzi quella dell’altro”. Insomma, lo studio – che ha coinvolto oltre 500 bambini di 4 anni – ha evidenziato che più si muove la mamma, e più si muoverà il figlio.
La conclusione definitiva è pertanto che non esistono dei bimbi “naturalmente attivi”, ma bensì che i genitori possono far molto per insegnare ai propri “cuccioli”, fin dai primissimi anni di vita, quanto sia importante il movimento per la loro crescita e il mantenimento di un buono stato di salute.