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“L’ho drogata e poi strangolata…”. La modella 26enne trovata morta in casa dei genitori. Ad ammazzarla proprio lui: cosa aveva “osato” fare…

 

La chiamavano la Kim Kardashian del Pakistan. Professione modella, era bellissima e molto seguita sui social. La ragazza è stata assassinata dopo essersi recata dai suoi genitori nella città di Muzaffarabad, vicino a Multan, per le feste per la fine del Ramadan.

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Ora la svolta nell’inchiesta: il fratello di Qandeel Baloch, la giovane modella pachistana strangolata, è stato arrestato. L’uomo, Muhammad Waseem, ha confessato il delitto e ha spiegato agli inquirenti di averla uccisa per “difendere l’onore della famiglia dopo i suoi video trasgressivi postati su Facebook”. La 26enne aveva costruito la sua notorietà pubblicando in Rete una serie di selfie che avevano suscitato scandalo negli strati più conservatori del Paese.

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In una conferenza stampa alla presenza della polizia, come riporta Tgcom24 Waseem ha apertamente confessato di avere “drogato e strangolato” la sorella, spiegando poi che “lei aveva disonorato il nome Baloch” con i video troppo spinti e dichiarazioni postate in rete.

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“C’erano altre questioni – ha poi aggiunto – come quella legata alla religione”, in riferimento alla vicenda dell’incontro in un hotel fra la sorella e il Mufti Qavi, evento che aveva creato scalpore nell’opinione pubblica pachistana. Waseem ha infine detto che “lei non si è resa conto di nulla. Le ho dato un pastiglia e poi l’ho strangolata”.