Perché proprio a quel bambino? La leucemia linfoblastica acuta dei bambini è la forma di tumore più diffuso, circa un tumore su tre (30%) nei bambini è infatti una leucemia. In Italia ogni anno si ammalano di leucemia circa 5 bambini ogni 100.000 abitanti. E ora si score che tra i fattori di rischio non ci sono solo le radiazioni o la chemioterapia, subiti per precedenti tumori, ma potrebbe essere potrebbe essere ‘innescata’ da cause molto più banali. (Continua dopo la foto)
La leucemia potrebbe essere causata dall’esposizione a infezioni comuni. Lo dimostra uno studio condotto su topi dalla ricercatrice Julia Hauer della Clinica di oncologia pediatrica ed ematologia di Dusselforf, presentato al Congresso dell’Associazione europea di ematologia (Eha) in corso a Madrid. “L’incidenza della leucemia acuta – spiega la ricercatrice – è in crescita. Il ruolo delle infezioni quali ‘grilletto’ che innesca lo sviluppo della leucemia nei bambini è un’ipotesi di cui si è discusso, tuttavia sono rare le evidenze sperimentali che provino una connessione tra l’esposizione ad infezioni comuni e leucemia”. (Continua dopo le foto)
Questo studio offre dunque una importante evidenza in questa direzione: “Abbiamo utilizzato due modelli animali, due topi, geneticamente modificati – chiarisce Hauer – che rappresentano i tipi classici di leucemia infantile. Abbiamo quindi osservato che i topi sviluppano la leucemia solo dopo l’esposizione ad un ambiente caratterizzato da infezioni comuni, ad esempio dal virus dell’epatite”. Dunque, questo studio, sottolinea, “offre per la prima volta una nuova intuizione sul ruolo delle infezioni nello sviluppo della leucemia infantile ed offre anche nuovi approcci per la prevenzione di questa malattia”.