Notizie

Lettera di Natale per chi vi vuole male!

lettera

Sul web si è largamente diffusa una lettera di Natale un pò particolare, che non è dedicata alle persone che nel corso dell’anno ci hanno guardato con affetto e amore, ma – di contro – a tutte quelle persone che invece ci hanno tradito e ferito.

Il testo ha già fatto il giro dell’Italia grazie ai principali social network, e propone qualche spunto di riflessione che potremmo far nostro.

natale-1

Vi proponiamo di seguito il testo integrale… Ricordate di farci sapere cosa ne pensate!

Tutto cambia,
anche le persone e con loro i sentimenti!
Si cambia perché cambiano le strade della vita …
e la vita, per quando si scelga e si orienti, spesso ci costringe a seguire vie sconosciute, a volte buie, non di rado imprevedibili o diverse da qualunque nostra aspettativa.

Ci sono persone che su quelle vie vorremo incontrare,
ma ci sono anche persone che non avremo mai voluto lasciare, persone che non dovrebbero guardarci di schiena mentre andiamo via ma che dovrebbero tenerci la mano, resterà al nostro fianco, sostenerci, consigliarci … semplicemente accompagnarci.

E’ più difficile accompagnare che vivere:

chi vive cammina e sceglie il passo, la strada, la curva, salta il fosso o ci cade, inciampa e resta a terra o si rialza; chi accompagna non decide ma sta, sta come un angelo che vola silente e più che sussurrare al cuore non può fare.

decor-natale-1

Accompagna una madre, accompagna un padre, accompagna un fratello o un amico … chi cade non è l’accompagnatore che nel momento del bisogno ha il duro compito di sostenere; chi sceglie non è l’accompagnatore che ha il difficile ruolo di seguire; chi fa bene o sbaglia non è l’accompagnatore che pure è costretto a soffrire quando non può che constatare una scelta sbagliata.
L’accompagnatore, chiunque esso sia, non può e non deve giudicare.

Il consiglio è cosa ben diversa dal giudizio, il consiglio è un’interpretazione della vita che nessuno può imporre ad un altro.

Ci sono momenti nella vita di un sentimento a due in cui l’accompagnatore è costretto al silenzio ma sempre, se prova affetto ed ama, deve rendere all’altro la forza del proprio cuore come appoggio e supporto.

A te che mi hai giudicato, ferito, lasciato mentre andavo per la mia strada …

… oggi ti chiedo di guardare al mio cammino non per giudicare il mio operato ma per sentire la forza che il mio cuore lascia pulsare in ogni passo.

Una buona mamma, un buon papà, un buon fratello, un buon amico non si giudicano reciprocamente ma si amano semplicemente e l’amore non dipende dalle scelte o dagli atteggiamenti dipende dal cuore.

Nella storia personale chi ama col cuore non può giudicare gli altri ma solo supportarli sinceramente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *