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Le rughe non esistono, tutta colpa della forza di gravità. In arrivo le creme che “sollevano” il viso

 

Ci siamo convinte che, col passare inesorabile degli anni, fosse normale avere le rughe e finora le abbiamo tentate tutte: riempirle, cancellarle, immobilizzarle. Niente da fare. Da oggi una scoperta di scienziati giapponesi trova un rimedio perché le rughe, in realtà, non esistono.

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Creme-antirughe

 

Smentito l’assioma rughe e senescenza. Un test semplice, guardarsi allo specchio sdraiati o farsi un selfie con il cellulare più in alto e….i solchi fra naso e angoli della bocca (naso-genieni) scompaiono. Idem la lassità della pelle, che fa scivolare i contorni del volto verso il basso. Più che un fenomeno interno alla cute, dunque, si tratterebbe del peso gravitazionale che spinge verso il basso pelle e grasso sottocutaneo disegnando le rughe più evidenti del viso. Si tratterebbe quindi anche di un evento reversibile. Era sotto gli occhi di tutti ma nessuno si era dedicato a studiare le basi di questo fenomeno. Lo hanno fatto, invece, i ricercatori dello Skin aging global innovation center di Yokohama e al nuovo problema (come combattere gli effetti nefasti della gravità sulla pelle già invecchiata) hanno dedicato 5 anni di studi sfornando alla fine creme e sieri “anti-gravitá” che sfruttano una tecnologia formulativa innovativa e creata ad hoc per il problema, coperta da numerosi brevetti mondiali.

Le ricerche, condotte su campioni di donne a confronto (di 20,30, 40, 50 e 60 anni), sono state presentate in occasione di un simposio mondiale dedicato all’innovazione e alla ricerca del colosso giapponese, appena concluso a Parigi.

“Studiando gli strati profondi del derma sia dal vivo che in sezioni cutanee e in immagini in 3D, associato alla forza di gravitá abbiamo riscontrato la presenza di due elementi che contribuiscono al problema della formazione di questi solchi, per nulla facili da contrastare,” – ha spiegato Tomonobu Ezure, Senior Scientist del centro nipponico. -“Il primo è il grasso ipodermico profondo che, con gli anni, inizia ad infiltrarsi negli strati più superficiali della pelle appesantendola e spingendola verso il basso. Il secondo è la formazione di sacche o cavità subdermiche, sempre nel grasso profondo. Queste non esistono nella pelle giovane. Si tratta di vuoti che fanno scivolare le pelle. Più ce ne sono e più la pelle tende a perdere tono e calare verso il basso”.

Dalla scoperta sono stati messi a punto nuovi complessi formulativi coperti da brevetti, a base di rosmarino, lieviti, caffeina. Ingredienti che sono stati inseriti in nuovi sieri e creme, battezzati col nome emblematico “LiftDynamic”, per pelli mature, che saranno in commercio dal prossimo autunno.