Donna

Le donne vengono curate meno degli uomini, terapie e cure adatte a loro. E noi? trascuriamo la nostra salute

 

Le donne vivono in media più degli uomini: 84,6 anni contro gli 80,1 del sesso maschile. Ma come li vivono? Hanno uno stato di salute fisica e psichica migliore degli uomini, ma si percepiscono più malate. Tuttavia si rivolgono ai medici molto meno degli uomini e vengono curate meno. Almeno in cardiologia. Con una ricaduta importante sulle cure e le terapie. Puntate sugli uomini e meno adatte al  fisico femminile. possibile? (Continua dopo la foto)

Patient telling symptoms to doctor

“Ci sono studi che dimostrano come per anni in cardiologia ci si è dedicati di più ad analizzare e curare gli uomini rispetto alle donne, nonostante i recenti dati sull’incidenza delle diverse malattie”. Lo ha detto Maurizio Del Greco, primario di cardiologia dell’ospedale di Rovereto, intervenendo al Festival dell’economia. Tra donne e uomini esistono invece – ha sottolineato – moltissime differenze anche nei fattori di rischio, nel modo di manifestarsi delle cardiopatie, nella prognosi. Anche i sintomi nelle donne sono difficili da sospettare e sono atipici rispetto allo standard maschile. “Anche nella ricerca moderna le donne sono meno presenti degli uomini e questo può avere delle conseguenze in termini di appropriatezza delle cure” (continua dopo le foto).

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Le donne sono quelle con maggiori limitazioni funzionali secondo l’Istat: ne ha il 7,1% contro il 3,8% degli uomini e tranne fino ai 35 anni la prevalenza è maggiore in tutte le età con il picco, ovviamente vista la vista media maggiore, tra le over 80. E tra i tipi di limitazioni funzionali è delle donne il primato del confinamento, con una media, sempre secondo l’Istat del 3,4% contro 1,5% degli uomini, di limitazione nelle funzioni con il 4,5% contro il 2,3% dei maschi, delle limitazioni nel movimento: 3,5% contro 1,7% e e nelle limitazioni di vista, udito e parole con l’1,8% medio rispetto all’1,2% dei maschi, unico indicatore di limitazioni questo con valori più vicini tra loro.

L’Istat assegna anche un punteggio per lo stato fisico e per quello psicologico nei due sessi. Per le donne in media è 49,6 quello fisico e 47,9 quello psicologico, mentre per gli uomini il punteggio è maggiore e raggiunge 51,9 quello fisico e 50,1 quello psicologico.

Anche nella percezione della propria condizione fisica alle donne non va meglio degli uomini. L’Istat, nella sua ultima indagine multiscopo dedicata alle condizioni di salute degli italiani, ha rilevato infatti che dichiarano di stare “male, molto male” l’8,4% delle donne contro il 6,2% degli uomini. E la situazione non cambia nelle singole Regioni. Solo a Trento (e nel Trentino Alto Adige in generale, anche se a Bolzano si registra un pareggio) gli uomini che dichiarano di stare “male o molto male” sono più delle donne: il 5,1% contro il 3,6 per cento. Le donne però fanno poca attività fisica e solo il 16,2% segue i livelli raccomandati dall’Oms contro il 25,3% di uomini.