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Le difficili conquiste del bambino: come e perché passare quanto prima dal biberon alla tazza

 

Tra i tanti momenti della vita di un neogenitore c’è anche quello in cui ci si chiede quando e come il bambino deve passare dal pannolino al vasino, oppure dall’utilizzo del biberon a quello della tazza o del bicchiere. Anche in questo caso la risposta non è uguale per tutti e bisogna, come sempre, assecondare i tempi del bambino allo stesso tempo senza dimenticare però che anche questa è una tappa importante del suo sviluppo e della sua crescita.

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Chi ha allattato al seno, ancora di più se a lungo termine, spesso non ha problemi nell’ignorare del tutto la tappa biberon per passare direttamente all’utilizzo del bicchiere. Nel caso invece si sia utilizzato il latte artificiale e dunque il bambino sia abituato a bere dal biberon, indicativamente intorno all’anno di età è possibile provare a proporre in alternativa una tazza o un bicchiere. Naturalmente ci sono bambini che hanno più manualità di altri e dunque in breve tempo si abitueranno alla novità, altri invece che avranno bisogno di ulteriori mesi per adattarsi.

Aspettare va bene ma non troppo a lungo, almeno secondo l’American Academy of Pediatrics che suggerisce l’utilizzo del biberon fino ad un massimo di 2 anni (meglio se 18 mesi). Questo anche perché più passa il tempo e più potrebbe trattarsi di un’impresa difficile passare invece ad una tazza o a un bicchiere.

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Indubbiamente il biberon è un conforto per i bambini ma vi è un momento in cui è meglio passare oltre, in particolare molti pediatri sono concordi sul fatto che, superata una certa età, sia sconsigliato lasciare il biberon di notte al bambino. Il latte infatti contiene zucchero e questo favorisce la carie, di notte il corpo a riposo produce meno saliva e dunque ha meno possibilità di lavare via le particelle del cibo che tendono a depositarsi sui denti. Con effetti devastanti. Sembra inoltre che l’uso prolungato del biberon (oltre i 2 anni) sia stato collegato a un maggior rischio di obesità infantile. Inoltre passare alla tazza, come i grandi, aiuta i bambini nel lento ma indispensabile progresso verso l’autonomia: la tazza può essere riempita da soli, si sta a tavola con gli altri, condividendo il cibo e il bambino…si sente orgoglioso di sé e della sua nuova conquista.