marsupioterapia
Bambino

La marsupioterapia e i benefici per i bambini prematuri

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Dopo tanti mesi passati ad immaginare il parto perfetto e la nascita di un bimbo paffutello e dalla pelle di pesca, ti senti catapultata in una dimensione parallela in cui dovrai affrontare un parto inaspettato e i tuoi occhi si incontreranno con quelli di un piccolo neonato dalla pelle rugosa; probabilmente molto lontano dallo stereotipo di bambino che fino a quel momento albergava nella tua mente.

Quali sono i rischi del parto prematuro?

La prematurità desta sempre molta preoccupazione poiché può portare con sé una serie di complicanze, a volte anche piuttosto serie per il neonato come:

  • problemi alla vista;
  • ritardo psico motorio;
  • problemi respiratori
  • particolare predisposizione a contrarre infezioni (specialmente all’apparato digerente);
  • scarso peso corporeo.

Tuttavia, pur essendo molto piccoli, non si deve dimenticare che i bambini prematuri sono pieni di risorse. Questi piccoli neonati in miniatura, infatti, sono dotati di un’incredibile voglia di vivere che li spinge ad aggrapparsi con tutte le loro forze al più flebile spiraglio di vita, affrontando con estrema tenacia le difficoltà che si pongono sul loro cammino verso la salvezza.

Numerosi studi scientifici hanno ampiamente dimostrato come il contatto con il corpo materno, possa essere una vera e propria iniezione di energia per il piccolo nato pretermine, stimolando la sua reattività, normalizzando i valori cardiaci e respiratori ed accellerando il suo aumento ponderale. Al fine di favorire questo contatto mamma bambino, molti ospedali prevedono nei reparti di terapia intensiva neonatale, la tecnica della marsupioterapia.

Cos’è la marsupioterapia?

E’ una pratica nata in Colombia nel 1978 dal pediatra Edgar Ray Sanabria e si fonda sull’importante concetto di contatto pelle a pelle tra mamma e bambino esaltandone la rilevanza. Il piccolo viene poggiato sul seno nudo della madre e il tempo di permanenza viene gradualmente prolungato. In questo modo l’incessante e ridondante “bippare”del saturimetro viene sostituito dalle pulsazioni cardiache della madre, le fasce che avvolgono il neonato nell’incubatrice per impedirne bruschi movimenti sono sostituite dal caldo e rassicurante abbraccio materno e l’odore asettico dell’ambiente ospedaliero viene annientato dal tanto amato “profumo di mamma”. Questi veri e propri “bagni d’amore”, oltre a favorire il rapporto mamma-bambino bruscamente interrotto dalla nascita prematura, aiutano il piccolo a tranquillizzarsi e costituiscono una risorsa preziosa poiché consentono di:

  • stabilizzare i valori di ossigenazione del sangue (sempre molto bassi nei piccoli nati troppo presto e con difficoltà respiratorie);
  • normalizzare i battiti cardiaci;
  • consentire al piccolo di crescere più velocemente;
  • favorire l’allattamento al seno;
  • aiutare la mamma a superare il trauma dovuto al distacco prematuro con il piccolo.

Va precisato che la marsupioterapia, specialmente quando si presentano complicazioni più serie, non può certo garantire la guarigione del neonato, ma è sicuramente un valido supporto che, in termini di crescita e sviluppo può dare dei risultati davvero sorprendenti.

Pur nascendo come tecnica dedicata ai prematuri infine, la marsupioterapia si fonda su concetti che risultano essere molto validi anche per i neonati a termine poiché li rende più tranquilli e il contatto con il ventre materno sembra essere un ottimo elisir contro le famose coliche gassose neonatali.

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