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Una dose massiccia di un farmaco per farlo dormire, muore a 8 mesi avvelenato dalla baby sitter

 

“Mai dare ai bambini medicine al di fuori delle strette necessità, non bisogna mai  credere che addormentare i bambini sia più importante che tutelarne la salute”. E’ l’appello di una madre disperata che racconta cosa è successo al suo piccolo Haddix, di soli 8 mesi, la notte del 13 maggio scorso, una madre fa fatica a concepire la realtà: il bimbo si era addormentato tra le braccia della sua baby sitter, un sonno da cui il bimbo non si è più svegliato.

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“Aveva appena messo il primo dentino, amava il gelato alla vaniglia, voglio che tutti sappiano cosa piaceva a mio figlio”, dice oggi la madre. Ci sono volute tre settimane per capire le cause della morte del piccolo e l’esame tossicologico è stato chiaro: avvelenamento. Il bimbo è morto per una dose massiccia di antistaminico, datogli dalla baby sitter.

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Haddix era affidato alle cure di Lori Conley, una donna di 43 anni che gestiva un nido domestico con altri 8 neonati, una assistente all’infanzia senza licenza. Ora in stato di fermo con la pensatissima accusa di omicidio. Dagli esami autoptici è emerso che Haddix aveva assunto una dose da adulto di un comunissimo antistaminico, che già nei grandi provoca sonnolenza. Proprio quel farmaco. Ne esiste una versione con dosi da bambino, ma il farmaco è comunque sconsigliato per i bambini al di sotto dei 2 anni.  Quindi Haddix non doveva assolutamente ingerire quel “veleno”. Si è addormentato e non si è più svegliato.

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Avvelenato dalla baby sitter. E ora la mamma lancia su un sito di crowdfunding una raccolta fondi per acquistare un trenino in cui i bambini possano entrare nei vagoni e giocare e correre nei corridoi  di quell’ospedale in cui il bimbo fu trasportato e dove i medici tentarono in tutti i modi di salvare la vita al suo piccolo. Con quel trenino regalato all’ospedale, il suo bimbo, il suo piccolo angelo Haddix, potrà continuare a correre con gli altri bambini.