Vita di coppia

La coppia scoppia? La scienza corre in aiuto: lo studio svela i trucchi per far funzionare un rapporto. C’entrano i telefonini ma anche gli atteggiamenti sotto le lenzuola

 

La pazienza, si sa, è la virtù dei forti. Ma anche delle coppie che durano più a lungo. La frenesia della vita quotidiana non aiuta certo ad andare d’accorso e molte relazioni finiscono perché non si riesce ad andare d’accordo e il livello di sopportazione diminuisce col tempo. Secondo quanto emerso dall’indagine «Intimità e sessualità», condotta dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (Fiss), in occasione della quarta edizione della Settimana del benessere sessuale. Esiste però un modo per far funzionare la vita di coppia: essere condiscendenti durante i rapporti e comprensivi quando il partner sbircia il proprio smartphone. Lo scopo della ricerca è di aumentare l’attenzione verso l’educazione sessuale e affettiva in Italia, diffondendo una conoscenza adeguata delle tematiche legate alla sessualità con il supporto delle ricerche in sessuologia scientifica, «per aiutare la persona a trovare il proprio equilibrio attraverso la conquista del benessere». (Continua dopo la foto)

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In base ai risultati della ricerca, la maggioranza (50,7%) asseconda «qualche volta» il partner nella sessualità anche quando non ne ha voglia, «spesso» il 22% e «sempre» il 9,5%. Chi dice di non assecondare mai è il 18,5%.   Le donne rispondono «qualche volta» con una percentuale molto più alta, circa il 56% rispetto agli uomini con il 36%. Tuttavia, il più del 19% degli uomini afferma di assecondare «sempre» rispetto a poco più del 5 delle donne. (Continua dopo le foto)

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«Nella sessualità – spiega Roberta Rossi, presidente della Fiss – è importante un gioco delle parti e un venirsi incontro che crea il momento di intimità. Assecondare l’altro può essere positivo fintanto che non diventi fare sempre quello che l’altro vuole e non esprimere mai i propri desideri. Le nuove generazioni – la maggioranza di risposte è tra i 20 e 35 anni – sembrano avere acquisito una modalità funzionale ed intima di rapporto a due, ma molti di loro non sono sposati, quindi non vivono la condizione di quotidianità che a volte può incidere sulla comunicazione e sulla disponibilità».