Quando nasce un bambino, il suo apparato digerente è sterile. Il primo cibo che il bambino riceve è il colostro, una sostanza ricca di nutrienti secreta dal seno della madre. Il colostro riveste il tubo digerente e proteggere le membrane mucose sensibili dalle sostanze estranee. Inoltre, esso introduce batteri benefici nell’ambiente intestinale e gli anticorpi che aiutano a combattere i germi e le infezioni. La combinazione di questi nutrienti concentrati e dei fattori immunitari, danno al bambino la possibilità di iniziare in modo più sano possibile la vita.
Le formulazioni differenti dal colostro, non contengono nessuno di questi fattori e possono causare problemi digestivi gravi nel neonato, alcuni dei quali non verranno diagnosticati se non molto tardivamente nella sua vita. Poiché una delle cause scatenanti l’ADD / ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione ed Iperattività) è l’allergia alimentare, possiamo ben vedere quanti bambini che sono alimentati con del latte artificiale piuttosto che essere allattati al seno fin dall’inizio della loro vita vengono esposti al rischio di iperattività.
Ora, che l’iperattività sia causata da una comune allergia alimentare tra genitore e figlio o che esista un altro fattore genetico che determini la correlazione tra l’iperattività di un adulto e quello del proprio figlio non è chiaro. Fatto sta, che secondo alcune ricerche scientifiche da parte dei genetisti, il 57% dei genitori con dei figli affetti da ADHD sono colpiti dallo stesso disturbo del comportamento. Ma non è tutto, i ricercatori hanno appurato che le cause genetiche superano quelle ambientali per una incidenza del 70% e il 91% per le prime e tra il 10% e il 30% per le seconde. Rimane da stabilire l’esatta incidenza delle cause psicologiche, quindi del comportamento adulto nei confronti del bambino e di quelle prettamente genetiche.
