Famiglia

Incredibile: tutti in famiglia sono insensibili al dolore. Tutto merito di una rarissima sindrome ora allo studio degli scienziati

 

Sono insensibili al dolore e per questo motivo sono diventati un caso da studiare. Una famiglia italiana, 3 generazioni, un segreto custodito da una mamma 78enne, le sue due figlie di mezza età e i 3 figli-nipoti (2 maschi e una femmina di 24, 21 e 16 anni) è al centro di una ricerca perché tutti i suoi componenti sono insensibili al dolore. Al punto che una delle donne affette da questa rarissima sindrome ha rotto la spalla mentre sciava e ha continuato imperterrita ad andare sulla neve per tutto il pomeriggio, poi ha guidato fino a casa e solo il giorno dopo è andata in ospedale a farsi visitare. Ma fra loro c’è pure chi è andato in bici per 2 giorni senza realizzare di aver fratturato il gomito sinistro e altre storie simili. Come riporta Adnkronos, la famiglia senese è finita inevitabilmente sotto la lente degli scienziati. E una ricerca nata proprio all’università di Siena, e proseguita con un’ampia collaborazione internazionale, ha portato alla scoperta di una rarissima sindrome che causa insensibilità al dolore e all’identificazione della mutazione del gene responsabile, chiamato ZFHX2. (Continua dopo la foto)

famiglai2

Grazie a questa scoperta si aprono nuove prospettive per la lotta al dolore cronico, patologia diffusissima che colpisce in forme diverse circa il 30% della popolazione in Europa. Lo studio è stato appena pubblicato sulla rivista internazionale ‘Brain’, Oxford University Press, e vede tra gli autori Anna Maria Aloisi del Dipartimento di scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze dell’ateneo senese, che da anni si occupa dello studio del dolore, promuovendo anche la Scuola internazionale per lo studio del dolore cronico. Altra autrice, sempre dell’università di Siena, Letizia Marsili.  (Continua dopo le foto)

famiglia1 famiglia“Questa linea di ricerca apre la strada alla prima terapia genica per la lotta al dolore cronico – spiega Aloisi – Quando sapremo con precisione come la mutazione genetica provoca l’insensibilità al dolore, e il ruolo degli altri geni coinvolti, potremo pensare di inibire l’espressione del gene ZFHX2 per creare delle nuove terapie, cosa che non è stata possibile con gli altri geni identificati finora”. Ulteriori ricerche sulle caratteristiche di questa mutazione genetica potranno portare, secondo i ricercatori, a una svolta nel trattamento del dolore cronico, con un sostanziale miglioramento nella vita dei milioni di persone che ne sono affette, e che non trovano un aiuto risolutivo nei farmaci esistenti.