Al’inizio una mamma non ha mai visto né conosciuto la varietà di malattie dei bambini, ma impara presto: a parte le micosi, a parte le malattie esantematiche o la “bocca mani piedi”, esiste un’altra malattia della pelle che ricorre spesso nei bambini in età pediatrica e che si manifesta soprattutto d’estate, quando la pelle tende ad esser più umida, specie nelle “pieghe” di collo, polsi, gambe. Con un contagio che si diffonde velocissimo su altre parti del corpo del bambino. Ecco di cosa di tratta e come curarla.
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Si tratta di un’infezione batterica da streptococco o staffilococco. Le lesioni sono molto evidenti e si manifestano generalmente con delle vescico-bolle (scollamenti della pelle ripieni di liquido trasparente o giallastro) o con delle erosioni (abrasioni superficiali) rotondeggianti, tipo una scottatura da sigaretta. Talvolta sono associate a prurito. A volte sopraggiungono dopo una puntura di insetto o un eczema, quindi non è facile riconoscere l’impetigine, per una mamma. Un elemento di distinzione rispetto ad una malattia esantematica è la velocità del contagio. L’impetigine è una manifestazione molto contagiosa. Se non si bendano, le lesioni nell’arco di un giorno si estendono ad altre parti del corpo, vicine o distanti. E se non trattata immediatamente, l’impetigine, sebbene sia una malattia benigna, provoca una lacerazione degli strati più profondi della pelle con tempi di guarigione che si allungano. Le macchie con discromia della pelle vanno via nell’arco di un anno dalla comparsa della malattia.
Ecco alcuni consigli pratici per trattare l’impetigine:
– bendare, laddove è possibile, le lesioni onde evitare la diffusione dell’infezione e ridurre il contagio ad altri bambini: bagnetti all’amido di mais, poi pomate sulle lesioni;
– tagliare regolarmente le unghie del bambino;
– educare il piccolo a non rimuovere le croste;
– non eccedere nella quantità di pomata o crema da applicare;
– rimuovere delicatamente e gradualmente le croste;
– cambiare spesso il suo asciugamano
Come si cura
Per contrastare l’infezione è necessario applicare localmente delle pomate a base di antisettici ed antibiotici. In alcuni casi, che sceglierà il pediatra, la terapia locale può non bastare: in quel caso si rende necessario il ricorso ad un antibiotico, indispensabile se le lesioni sono multiple e molto estese, se l’infezione dura da molto tempo con recidive delle lesioni. Le pomate vanno applicate fino a 2-3 giorni dopo la completa scomparsa delle lesioni, proprio per il rischio di recidive, mentre la terapia orale può durare da 7 a 10 giorni, secondo le indicazioni dello specialista. In caso di prurito, è opportuno somministrare al bambino un antistaminico per via sistemica in quanto il grattamento peggiora molto l’infezione e ne provoca l’estensione.