Il desiderio di maternità si correla a fattori di natura interpersonale, culturale, sociale e intrapsichica, a cui la coppia dà significati differenti.
“La centralità della nostra vita di donne è lo spirito della maternità”. Si tratta di un aforisma di Susanna Tamaro che sintetizza alla perfezione il più grande desiderio di una coppia: avere un figlio. La gravidanza irrompe talvolta come un fulmine a ciel sereno, arriva quando meno lo si aspetta e la condizione economica tentenna, quando c’è alle spalle un mutuo da saldare oppure una prospettiva lavorativa che si aspetta con tanto desiderio. Insomma, il desiderio di maternità è qualcosa di quasi metafisico che s’irradia nella vita e nella mente della coppia, a prescindere da situazioni e periodi.
Spesso però il desiderio di maternità inizia a far capolino molto prima di restate incinta. È l’inconscio a parlare e a farci sentire quali siano davvero i nostri desideri. E una delle possibili manifestazioni del nostro inconscio arriva, è risaputo, dai sogni. È durante le ore notturne che spesso si materializzano, in un mondo parallelo, paure e desideri, ansia e gioia, la paura del futuro e il desiderio che i nove mesi passino nel più breve tempo possibile.
I sogni delle donne in gravidanza sono peraltro molto simili tanto che non sono rari i casi in cui una donna arriva a sognare di essere incinta prima di scoprire di esserlo davvero.
L’evoluzione dei sogni in gravidanza e il potere dell’inconscio
Normalmente appena una donna scopre di essere incinta, prevarranno ansie e paure (soprattutto se parliamo della prima gravidanza); la condizione, pur con le dovute e doverose differente, è comune a tutte le donne (o quasi). L’alter ego onirico tenderà a mostrarci situazioni particolari ed inusuali, situazioni nuove e strane, un mondo a tratti diverso ed imprevedibile rispetto a quello in cui si è abituati a vivere. Con l’arrivo di un figlio saltano le certezze e a rappresentarlo è per primo il nostro inconscio. Il motivo appare abbastanza semplice: a dominare è la paura del futuro e di ciò che il futuro saprà riservarci, il timore di un cambiamento cui magari non si è ancora abituati.
Fatti i conti con la realtà, l’inconscio proverà a proiettarci direttamente nel futuro: ecco comparire nei nostri sogni il nostro bambino. È spesso la proiezione di ciò che la donna incinta vede nel proprio figlio e nel suo futuro: c’è da aspettarsi dunque un mondo in cui si sublimano tutti i desideri di una madre per il proprio bambino.
Terminata la “terra di mezzo”, arrivati al termine della gravidanza, ecco comparire all’orizzonte, ancora una volta, le paure. La paura del parto, il terrore di non essere all’altezza di quel compito che ti accompagnerà per tutta la vita. Un rinnovato senso di incertezza che si insinua, lentamente, tra le lenzuola per turbare i nostri sogni. Intanto, però, è arrivato il nono mese.
Sogni e desiderio di maternità: perché l’inconscio proietta la paura del cambiamento
La nascita di un figlio è un evento bellissimo che tuttavia genera tantissimi cambiamenti nella vita di coppia e, perché no, di donna: necessità di conciliare impegni lavorativi e famiglia, dipendenza del bambino dal genitore, alterazione del ciclo sonno-veglia, allattamento, paura per il piccolo, dubbi e incertezze su come crescerlo ed educarlo, assunzione di una nuova prospettiva e di un ruolo inedito da scoprire.
Non esiste una guida pratica che spieghi passo dopo passo come prendersi cura del proprio bambino. Emozioni da condividere, crescita interiore e repentini sbagli da vivere, tutto questo in una bellissima storia chiamata vita.
Il desiderio di mettere al mondo una nuova vita, curiosità, paura e amore: tutto questo è insito nell’animo femminile, nella donna che sin dalla notizia della gravidanza instaura un rapporto naturale, paradisiaco e particolare col proprio bambino.
Tutte queste emozioni finiscono dritte dritte nei nostri sogni, in un turbinio di emozioni determinato dalla potenza dell’inconscio che sta già tracciando la strada della gravidanza per i prossimi mesi.
