mioma uterino
Salute e benessere

Il mioma uterino: definizione, sintomi e cure

mioma uterino

Tuttavia, nella maggior parte dei casi , la formazione tumorale si presenta più facilmente nelle donne fertili, con età compresa tra i 35 e i 45 anni, per quanto concerne la sua localizzazione invece, il mioma compare con formazioni spesso multiple che interessano la zona uterina in cui c’è una maggiore concentrazione di tessuto uterino.

Quali disturbi provoca il mioma uterino?

Nel 90% dei casi il mioma uterino è del tutto asintomatico, la donna quindi non accusa alcun disturbo e spesso si rende conto di questa formazione anomala soltanto durante il controllo ecografico di routine (che dovrebbe essere eseguito con cadenza annuale).

Quando la sua presenza è accompagnata da disturbi invece, questi sono rappresentati specialmente da:

  • ciclo mestruale molto abbondante;
  • cadenza del ciclo molto breve;
  • disturbi e sensazioni dolorose all’altezza delle pelvi;
  • aborti recidivi o infertilità prolungata.

Come si cura il mioma uterino?

E’ bene precisare che l’intervento chirurgico è contemplato soltanto nel caso in cui il mioma provoca disturbi o nel caso in cui, pur essendo asintomatico, la massa continua a crescere. Attualmente le tecniche chirurgiche più frequenti prevendono l’isterectomia ossia la rimozione totale dell’utero oppure, laddove sia possibile intervenire in tal senso, la semplice asportazione delle formazioni benigne (miomectomia). All’orizzonte però, s’intravede una nuova tecnica che potrebbe rappresentare una valida soluzione al ben più invasivo intervento d’isterectomia. La concezione di tale innovativa operazione, sfrutta il concetto secondo il quale queste formazioni tumorali si alimentano e crescono traendo i principi nutritivi di cui necessitano attraverso l’afflusso di sangue proveniente dalle arterie uterine ed interviene in tal senso chiudendo definitivamente questa sorgente nutritiva. L’intevento che si svolge in anestesia locale prevede l’inserimento di piccole sfere  che andranno ad interrompere il flusso sanguigno verso il mioma mediante embolizzazione dell’arteria.

Questo metodo soft è una routine conclamata in molte parti del mondo, mentre in Italia è una tecnica del tutto nuova che viene eseguita soltanto in pochissimi centri.

Nel trattamento dei casi più semplici, il ginecologo, dopo un’attenta analisi del quadro clinico potrebbe temporaneamente optare per un trattamento ormonale con la pillola anticoncezionale.

Pur non sortendo alcun effetto benefico per quanto riguarda la riduzione del mioma infatti, la pillola può alleviare i disturbi legati alla presenza del mioma stesso, riducendo le perdite ematiche durante il periodo del ciclo mestruale e prolungando gli intervalli di tempo tra un ciclo e l’altro. Ovviamente nel caso in cui si constati la presenza di un mioma uterino, la soluzione ottimale ti potrà essere fornita soltanto dal tuo ginecologo di fiducia.

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