Storie di vita

Il corpicino scheletrico ricoperto di peli e due occhioni tristi: a 7 anni questo bimbo pesava ancora 3,6 chili. Priscilla lo adotta e il piccolo, un anno dopo, è diventato così

 

“Ogni volta che lo guardo mi sembra un miracolo”, ha raccontato la mamma del piccolo al Daily Mail. E come darle torto: quello che è successo sembra davvero un miracolo. E il merito è tutto di Priscilla Morse, figlia adottiva a sua volta, che adotta bambini che hanno esigenze particolari perché vuole che tutti i piccoli siano amati allo stesso modo. ”Ognuno si merita una famiglia”, questo è il suo motto. Ma procediamo per ordine. Questa che stiamo raccontando è la storia di Ryan Morse, un orfano bulgaro di 7 anni, affetto da nanismo. Priscilla aveva vista una foto del bambino scheletrico su una pagina Facebook dedicata alle adozioni nel 2014: il piccolo pesava appena 3,6 kg nonostante la sua età. Aveva gambette scheletriche, il corpo ricoperto di peluria. Ecco, questa donna americana ha visto l’immagine, le si è aperto il cuore, allora ha deciso che quel bimbo sarebbe stato suo e lei avrebbe fatto di tutto per garantirgli un futuro migliore. (Continua dopo la foto)

bimbodentro3Quando la donna era arrivata in Bulgaria nell’ottobre del 2015 per prendere con sé il bambino pensava che non sarebbe sopravvissuto il tempo necessario per concludere le pratiche per l’adozione. Arrivato negli Stati Uniti nel novembre del 2015 è stato ricoverato in ospedale. I medici l’hanno sottoposto ad alimentazione forzata senza essere certi che il bambino ce l’avrebbe fatta. Ryan ha una paralisi cerebrale, microcefalia, scoliosi, piedi deformi e soffre di nanismo, patologia che spiega il perché è così piccolo. Nonostante tutto Ryan è sopravvissuto, ora pesa 10 chili e sta iniziando anche a parlare. (Continua dopo le foto)

bimbodentro2 bibmodentro3 bibmodentro1 bimbodentro4 bibmodentroLa donna e suo marito David hanno già dei figli: Dylan, di 13 anni; Jack di 7; McKenzie, una bambina russa di 7 anni che hanno adottato. McKenzie è una bimba che ha esigenze particolari: ha la sindrome di down e problemi congeniti al cuore. Da due anni a questa parte, ad allargare la famiglia, è arrivato anche Ryan. Anche lui, come detto, all’inizio aveva dei problemi. Alcuni congeniti, altri non congeniti. Era pelle e ossa, non parlava e aveva il corpo coperto di peli probabilmente perché lasciato al freddo per troppo tempo (il suo corpo ha trovato una strategia per non patire il freddo ricoprendosi di peli). Ora, pur avendo un insegnante di sostegno, va a scuola e fa tutto ciò che fanno gli altri bambini.