Bambino

Il ciuccio per i bambini: quale scegliere, come e quando cambiarlo

 

 

Ciuccio sì o no? E’ sempre il bambino a scegliere. Ci sono quelli che si consolano con il ciuccio tra una poppata e l’altra e quelli che non ne vogliono sapere di un sostituto del seno materno. Ma per quanti si abituano, diventa un alleato fondamentale. Ecco alcuni consigli per le loro mamme affinché scelgano quello più adatto all’età del bambino
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ciuccio

 

I pediatri ritengono che l’uso del ciuccio nei primi mesi dalla nascita diminuisca il rischio della morte in culla del bambino, quindi sarebbe preferibile. Poi la scelta del ciuccio deve avvenire in base a due fattori: i materiali e la forma. Ne va del futuro sviluppo del cavo orale del bambino.

La forma
In commercio ne esistono di tre tipi: a ciliegia, anatomica, a goccia. I primi due sono quelli più diffusi. Il ciuccio con forma a ciliegia riprende la forma del capezzolo materno ed è quindi molto apprezzato dai neonati, ma è bene non abusarne poiché tendono ad essere molto grandi e pertanto possono danneggiare il palato. Il ciuccio anatomico si presenta schiacciato, con una forma piatta verso l’altro e si adatta bene al palato e quindi risulta essere quello più adeguato alle necessità del bambino, dal momento che non inficia la crescita dei dentini. Il modello a goccia è anch’esso ergonomico, grazie alla forma ellittica ed è altrettanto valido come quello anatomico.

Il materiale
I succhiotti possono essere in silicone (bianco trasparente) o in caucciu (quello tendente al marroncino). Il silicone resiste bene alla sterilizzazione senza alterarsi, quindi è più indicato nelle prime fasi della vita, in cui l’igiene è estremamente importante e le micosi della bocca sono più frequenti; così come, essendo un materiale fragile, è da evitare quando il bambino comincia a massaggiarsi le gengive con qualunque cosa gli capiti in mano per l’arrivo dei dentini: potrebbe staccarne dei pezzetti e ingerirli; il caucciù è meno consigliabile nei primi mesi, poiché è un materiale poroso, che assorbe maggiormente i sapori e può essere più facilmente contaminato da batteri e funghi, mentre è preferibile per i bimbi dai 4-6 mesi in poi, che hanno meno problemi di tipo igienico ma possono mordicchiarlo meglio.

I pediatri raccomandano di seguire la crescita del bambino quindi di sostituirlo a seconda della sua età. E se possibile non cambiare marca: a volte il ciuccio è un vero e proprio oggetto transizionale, un cambiamento radicale può non essere apprezzato, con ritorni negativi sulla serenità del bambino.