Salute e benessere

“Ho lo stesso male di Anna Marchesini”. Via dalle scene per diversi anni, ora torna ospite di Maurizio Costanzo insieme all’inseparabile madre e svela tutto

 

Wanna Marchi e Stefania Nobile hanno terminato di scontare la loro condanna per truffa e sono tornate in tv. Ospiti, addirittura, della prima puntata del “Maurizio Costanzo Show”, in onda su Rete 4 e dedicata al tema “madri”. Ed è proprio parlando ai microfoni del talk show che la figlia della Marchi, 52 anni, ha rivelato quello che mai sinora era trapelato: la ex teleimbonitrice soffre di artride reumatoide. “Faccio i conti con questa malattia da anni. Non è molto conosciuta ma, purtroppo, se n’è parlato molto di recente”. Si tratta infatti del male che ha causato la morte di Anna Marchesini, scomparsa lo scorso 30 luglio a soli 63 anni. Ha spiegato Stefania: “Quando ho sentito della morte di Anna Marchesini è stato per me un duro colpo perché mi è stata sbattuta in faccia ancora una volta la mia malattia. Non è facile, ma lotto”.

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La madre, invece, ha svelato le sofferenze vissute in cella dalla figlia: “In carcere stava malissimo, veniva spesso ricoverata per le trasfusioni. Pesava 41 chili eppure la ammanettavano alla barella, con quattro guardie intorno”. E la Nobile ha aggiunto: “In carcere, se sei un caso mediatico, la tua patologia non vale niente”.

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L’artrite reumatoide è un’infiammazione che interessa più articolazioni, cronica e progressiva che colpisce per lo più le articolazioni delle mani, dei polsi, dei piedi, delle ginocchia e delle caviglie. Sebbene la diagnosi rapida sia fondamentale, non esiste una vera e propria cura, ma solo la possibilità di controllare e gestire i sintomi attraverso farmaci che riducono l’infiammazione e il dolore. Si calcola che il male colpisca lo 0,5% della popolazione adulta; in Italia, si contano circa 250-300 mila pazienti dall’età media di 55 anni, soprattutto donne. La stessa Marchesini aveva lottato per diversi anni contro questa malattia, senza timore di mostrarne i segni visibili in pubblico finché la scorsa estate è deceduta.

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