Il passare del tempo può essere neutralizzato sul viso di una donna, non sugli organi interni, legati alla riproduzione e non solo. Il numero di ovuli è scritto nei geni, ogni donna riceve questo ‘corredo’ appena viene concepita e, sempre nei geni, è scritto quando comincerà e quanto durerà la vita mestruale. E’ uno dei problemi per quelle donne che decidono di mettere al mondo un figlio intorno o anche dopo i 40: si è ancora giovani e piacenti, grazie ad uno stile di vita sano, ma l’età biologica, quella non perdona. Ecco cosa fare prima di avventurarsi in questa gravidanza (Continua dopo la foto)
In media le cellule uovo sono feconde per 37 anni della donna, ma non sempre con lo stesso ‘rendimento’: a 23 anni, ogni ovulazione ha il 28% di probabilità di trasformarsi in gravidanza, a 39 anni le probabilità sono dimezzate, a 40 sono 12%, a 42 sono 10%, un anno dopo fra 8 e 5, poi sempre meno. Anche nelle donne con ciclo regolare e funzioni ormonali ok, le cellule uovo invecchiano, diventano meno feconde o, se fecondate, più soggette ad anomalie cromosomiche (come se avessero materiale genetico ‘deteriorato’): aumentano gli aborti spontanei, strumento naturale di selezione che prima dei 40 sono il 15-20%, dopo i 43, il doppio (continua dopo le foto)
Cosa possiamo fare? Intanto programmare una visita medica dal proprio medico di base e una visita ginecologica per controllare il proprio stato di salute in generale e nello specifico nonché per valutare la propria fertilità. Il ginecologo consiglierà una serie di esami, ad esempio quelli che scongiurano o affermano la presenza di anticorpi contro malattie quali la rosolia e la varicella, o come anche la presenza di immunità acquisita alla toxoplasmosi. Vi farà fare un pap -test e poi alcuni esami anche al vostro partner. Quindi se pensate che questa volta ne valga proprio la pena non aspettate oltre e datevi da fare