Gravidanza

Gravidanza, gli esami da fare al terzo trimestre per evitare complicazioni al parto

 

Dopo una serie di controlli ogni mese per assicurarsi che la salute della mamma sia buona quindi quella del feto, arrivati al terzo trimestre sembra essere tutto in discesa e la mamma si concentra sull’arrivo del bimbo e sui preparativi. Eppure, quando la gravidanza sta per volgere al termine, è importante seguire in che modo il bambino sta crescendo e come l’organismo e il corpo della mamma si adatta a questi grandi cambiamenti. Gli esami e i controlli del terzo trimestre sono fondamentali per valutare la presenza di eventuali disturbi o complicanze per evitare complicazioni durante il parto o aumentare il rischio di un parto prematuro, o, ancora, che possano giustificare un parto cesareo o anticipato. Ecco a cosa stare attenti.

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  • Pielite: si tratta di un’infiammazione del bacinetto renale e se si estende a tutto il rene si parla di pielonefrite. E’ provocata da un’infezione batterica che dall’intestino, dalla vescica o da un altro organo arriva fino ai reni. Durante la gravidanza si è più a rischio perché gli ureteri (i canali escretori che collegano la vescica al bacinetto renale) sono sottoposti a una forte pressione che causa una parziale ostruzione, ostacolando l’uscita dell’urina dai reni. L’infezione è favorita proprio dal ristagno dell’urina. I sintomi della pielite sono soprattutto stimolo frequente ad urinare, bruciore durante la minzione e in corrispondenza dei reni, a volte febbre, nausea e vomito. La pielite va diagnosticata e curata in tempo perché altrimenti si rischiano danni permanenti ai reni della mamma e può aumentare il rischio di un parto prematuro.gravidanza in ciclogravidanza-005
  • Pressione alta: in genere si soffre di ipertensione o si è predisposte già prima della gravidanza ma in qualche caso l’ipertensione può presentarsi nel terzo trimestre. Di norma la pressione si abbassa durante la gestazione, quindi viene considerato un campanello di allarme un valore pressorio di 140/90. In questo caso il medico prescriverà degli esami per approfondire la questione, come esame delle urine con dosaggi delle proteine, flussimetria, cardiotocografia ed esami del sangue mirati.