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Giocando lancia bimbo di 2 anni che cade e muore, 35enne si uccide per i sensi di colpa

 

Non reggeva più quel peso. Per anni aveva provato a superare quella tragedia ma non c’è riuscito. Si è ucciso sopraffatto dal senso di colpa per avere causato la morte di un bimbo di due anni e mezzo, figlio di una sua dipendente, caduto a terra mentre lo lanciava in aria per farlo divertire. Attanagliato dai sensi di colpa, era anche emigrato in Germania, dove era nato, per cercare di rifarsi una vita ma non è riuscito a sopportare il peso di quella tragica vicenda e nelle scorse ore si è tolto la vita. È la tragica storia del 35enne Giuseppe T. , da qualche tempo residente all’estero, che nel 2013 era stato protagonista dell’assurdo e tragico incidente in un centro commerciale di Biella, Gli Orsi. La storia infatti risale a quattro anni fa quando l’uomo, incontrando la dipendente con il figlio, si era fermato a parlare e aveva preso in braccio il piccolo Gabriele, di due anni e mezzo, lanciandolo in aria per giocarci. (Continua dopo la foto)

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Ad un certo punto, però, il bambino sfuggì di mano all’uomo, cadendo al suolo e battendo la testa. La madre del piccolo e il 35enne lo caricarono subito in macchina fiondandosi al Pronto soccorso dell’ospedale biellese. Da lì i medici decisero immediatamente il trasferimento al Regina Margherita di Torino viste le gravi condizioni. Aveva una emorragia cerebrale così i medici decisero di operarlo immediatamente ma la situazione clinica del bimbo si complicò molto in fretta portando alla sua morte durante l’intervento. (Continua dopo le foto)

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Nel nosocomio de capoluogo regionale è deceduto poco dopo il suo arrivo durante la notte. Il 35enne finì indagato e poi processato per omicidio colposo, patteggiò davanti al Gup di Biella una condanna a cinque anni di reclusione, con sospensione della pena mentre nel processo civile fu condannato a un risarcimento danni da un milione e 800mila euro. Da quella tragica giornata in cui aveva preso in braccio il figlio di una sua collega, lanciandolo in aria per gioco ma facendolo cadere e provocando la morte del piccolo di due anni e mezzo, non si era mai ripreso. E ora il tragico epilogo.