Bambino

Filastrocche per bambini: tra gioco e tradizione

filastrocche per bambini

Magari in questo momento i vari “… ambarabà cici’ cocò….” oppure, “giro giro tondo…” iniziano a fare eco tra i ricordi di ognuno di noi.

Filastrocche per bambini: oltre a rasserenare ed essere un valido scaccia-paura, allenano la memoria, sviluppano il linguaggio e, oltre ad essere rasserenanti sono divertenti come un gioco. Un tempo ideale per  iniziare a cantare le filastrocche? Ieri!

Filastrocche per bambini: cosa sono e a che servono.

filastrocche per bambini

Le filastrocche non hanno controindicazioni di sesso, età, colore dei capelli, della carnagione… o peso 🙂

La semplicità del contenuto, la ripetitività delle parole, il ritmo costante e musicale, a volte cantilenante, le rime facili e ripetute, oltre ad essere un valido strumento rassicurante, allenano la memoria, sviluppano il linguaggio e possono essere anche un valido strumento interdisciplinare, come far sviluppare dei disegni al bambino da porre poi a corredo visivo della filastrocca stessa. Ma ovviamente per ogni fascia d’età si troverà il giusto utulizzo delle filastrocche per bambini.

filastrocche per bambini

Non ultimo e non meno importante: nella recitazione di filastrocche per bambini, un ruolo importante lo recita anche la voce: il tono cantilenante e rimato oltre che accendere l’attenzione mette in moto il pensiero fantastico e creativo del bimbo. Ma attenzione: spesso nel nostro relazionarci con i piu’ piccoli tendiamo a deformare le parole con vezzeggiativi, diminutivi e quant’altro che rendono quasi astratte le parole. Ecco, meglio usare le parole reali, magari dei termini semplici in frasi brevi ripetute piu’ volte che aiutano nella fase di apprendimento.

Poi, grazie anche a questo utilizzo di parole semplici e ripetute,  le filastrocche per bambini,  aiutano a prevenire  la dislessia, grazie ai concetti di ritmo ed intonazione che  sono alla base dell’apprendimento della lettura e della scrittura .

Filastrocche per bambini: le tradizioni popolari

filastrocche bambini

Non bisogna poi dimenticare l’importanze delle filastrocche per bambini nella trasmissione delle tradizioni popolari o dei valori  culturali e sociali di una società.

Tramandate oralmente, spesso in dialetto, le filastrocche popolari non sono riconducibili a dei singoli autori, ma vere e proprie opere collettive, tramandate e integrate di generazione in generazione che danno anche un senso di appartenenza.

Da tempi immemori si ricorreva alle filastrocche per intrattenere e divertire i bambini,  attraverso l’uso delle parole che costruivano concetti. Ed era questo un metodo anche per trasmettere loro delle conoscenze, per insegnare a contare e ricordare,  offrire momenti di gioco e per favorire il sonno e soprattutto trasmettere un senso di appartenenza.

Filastrocche per bambini: eccone alcune

filastrocche

C’’ è una chioccia nel pollaio

C’E’ UNA CHIOCCIA NEL POLLAIO

C’E’ UN TOPINO NEL SOLAIO

C’E’ IL MAIALE NEL PORCILE

E L’AGNELLO NELL’OVILE.

C’E’ UN GATTINO SOPRA IL TETTO

E C’E’ UN BIMBO NEL SUO LETTO.

Un cane e un gatto

Un cane e un gatto giocavan felici

fin dalla nascita erano amici.

Gli altri dicevano:

“ Ma guarda che strano,

è forse meglio che vadan lontano! “

Pensavan davvero fosse un brutto caso

non riuscivano ad andare più in là del loro naso!

Quattro stelle ho visto passare

Quattro stelle ho visto passare

quattro stelline sul bordo del mare:

una per me, una per te,

una la chiede la figlia del re.

La quarta la vuole il reuccio cattivo:

grida, comanda, la vuole per sé!

Ma la stellina resta a guardare

poi sorridendo si spegne nel mare.

Piove e c’è il sole

Piove e c’è il sole

la Madonna innaffia un fiore,

innaffia i fiori per Gesù

e domani non piove più.

Piove e c’è il sole

la Madonna coglie un fiore,

poi ne coglie uno di più

per donarlo al suo Gesù

e ne coglie uno di meno

perché poi venga il sereno.

Le favole a rovescio

C’era una volta
un povero lupacchiotto,
che portava alla nonna
la cena in un fagotto.
E in mezzo al bosco
dov’è più fosco
incappò nel terribile
Cappuccetto Rosso,
armato di trombone
come il brigante Gasparone…
Quel che successe poi,
indovinatelo voi.
Qualche volta le favole
succedono all’incontrario
e allora è un disastro:
Biancaneve bastona sulla testa
i nani della foresta,
la Bella Addormentata non si addormenta,
il Principe sposa
una brutta sorellastra,
la matrigna tutta contenta,
e la povera Cenerentola
resta zitella e fa
la guardia alla pentola.

( Filastrocca di Gianni Rodari )

L’uccellin volò volò

L’uccellin volò volò
sopra un ramo si posò,
il gattino lo guardò
ed a lui si avvicinò.
“Scendi giù”, disse il gattino,
“staremo insieme nel giardino”.
L’uccellin volò volò
e lontano se ne andò.

Filastrocca Toscana: Giro giro tondo

Giro giro tondo
Giro giro tondo
il pane è cotto in forno
un mazzo di viole
per darle a chi le vuole
le vuole la Sandrina
caschi in terra la più piccina.

( Filastrocca popolare toscana – della Regione Toscana)

Filastrocca: Una bomba in mezzo al mare
Filastrocche popolari del piemonte

Bum!
Cade una bomba in mezzo al mare
mamma mia mi sento male
mi sento male da morire
prendo la barca e fuggo via
fuggo via di là dal mare
dove ci sono i marinai
che lavoran tutto il dì.
Te se’ propri ti!

( Filastrocca popolare piemontese – della Regione Piemonte)

Filastrocca della lana. 
Filastrocche popolari della Campania

Filastrocca della lana
la matassa si dipana
il gomitolo si fa
guai se il gatto lo vedrà
ne farà un guazzabuglio
verrà fuori un quarantotto
ed il filo sarà rotto.

Filastrocca lenta lenta
la piccina s’addormenta
piano piano, piano piano
con il filo stretto in mano.

( Filastrocca popolare Campania – della Regione Campania)

Filastrocca delle dita della mano

Pollice un giorno cadde nel pozzo
indice corse a tirarlo su
medio lo asciugò ben bene
anulare gli preparò una zuppa col formaggio
e mignolino se la mangiò tutta adagio adagio.