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Figlio mio, quanto mi costi? Impara a dire no a queste 7 richieste

 

Sono sempre più pressanti le richieste dei bambini, gli stimoli a cui li sottoponiamo fanno il resto. Ma quanto costa dire sempre sì? Giocattoli, ricariche telefoniche, merendine, gadget e figurine: dove possiamo tagliare la spesa senza togliere loro nulla, anzi, facendo riscoprire loro il gusto della semplicità.

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ricette

1. Alimentazione Acquistare più ingredienti e meno alimenti industriali, ridurre il consumo di carne, eliminare gli sprechi riciclando avanzi e scarti e non comprare cibo spazzatura. Sì alla produzione casalinga di pane, gelato, dado per il brodo, e addirittura olio, farina, formaggi. Bere l’acqua del rubinetto, buona ed economica, e utilizzare la frutta fresca, di stagione, per preparare spremute, succhi fai da te, frullati e, se avete una centrifuga, centrifrugati. Cucinare insieme ai bambini: è divertente e rilassante.

2. Abbigliamento Ben vengano tute da ginnastica, magliette e felpe, pantaloni morbidi (per i piccoli meglio senza bottoni o cerniere e con l’elastico in vita si riesce anche ad andare in bagno da soli!). Abiti semplici, non troppo eleganti o elaborati, aiutano i bambini a diventare più indipendenti. Se vostro figlio dovesse riferire di essere stato preso in giro perché non veste in un certo modo o “alla moda”, o se dovesse raccontare che un suo compagno è stato deriso per questo motivo, potremo spiegargli che ogni persona si veste come gli piace seguendo il proprio gusto e la propria fantasia. Un vestito è bello perché piace a noi, non perché è uguale o simile o della stessa marca di quello che indossano altre persone.

birthday party with homemade torte and fruit sweets for children

3. Feste di compleanno Rischiano di diventare una tassa annuale, visti i loro costi, proporzionati alle mille proposte rivolte alle famiglie, sempre più particolari, elaborate, stravaganti…e costose! Ma i bambini sanno giocare. In gruppo anche per ore. Se il genitore nota che il gruppo è del tutto privo di idee, potrà lanciare qualche suggerimento: una partita a tombola, il gioco dei mimi, telefono senza fili, nascondino, un-due-tre stella. Come facevamo noi! Se i bambini sono in età da scuola dell’infanzia, si potranno preparare alcuni giochi da lasciare loro a disposizione: fogli e pastelli per disegnare, CD di canzoncine per ballare o cantare, uno scatolone con cappelli, gonne lunghe, scialli da indossare come mantelli per travestirsi… E a seconda del gioco che desiderano fare, i bambini useranno qualche giocattolo, bambole, automobiline, peluche. Proprio come facevamo noi! E poi giardini pubblici o le nostre case possono abbattere i costi di prestigiose location: in fondo i bambini si divertono anche senza esporre sculture di palloncini ad elio!

4. No televisione La televisione instilla nei bambini dei bisogni inutili. O meglio, la pubblicità che infarcisce i programmi a loro dedicati. E così, a colpi di “2 euro e 99, 3 euro e 99”, abbondano le proposte di mostriciattoli e principesse con le ali che si trovano in edicola. Meglio un dvd, così in edicola ci passiamo solo per acquistare quotidiani o fumetti.

5. Accessori per la scuola. Anche in questo meglio evitare la tv già in estate, quando comincia il bombardamento su zaini e astucci “alla moda”. Scegliere prodotti di qualità, ma non griffati, permette un risparmio sostanziale. Ma cosa fare se il nostro bambino ama quel personaggio rappresentato su zaini, diari e astucci? Possiamo semplicemente spiegargli che quel disegno fa sì che l’astuccio, anziché dieci euro, ne costi venti. Anche un bambino piccolo è in grado di capire questa informazione. Per un bambino di qualunque età è più facile accettare un rifiuto, se ne conosce e ne comprende il motivo. Oppure in alternativa possiamo acquistare qualcosa di semplice, magari un quaderno o una cartelletta oppure incollare su un quaderno normale l’immagine dei personaggi amati, ritagliata da un giornalino, o presa dalle figurine.

giocattoli

6. Giocattoli Sempre meglio scegliere quelli meno strutturati, spesso non sono neppure costosi e durano di più, perché il bambino ha mille risorse di creatività per continuare a giocarci: costruzioni, la plastilina, le bambole e le automobiline, i puzzle, i modellini di animali, cavalieri e dinosauri per creare avventure. Il pupazzo del protagonista del cartone invece, li fa contenti per un po’, fino a quando hanno bisogno di immedesimarsi in quel gioco ma, si sa, i bambini cambiano subito idee e rincorrono l’ultimo pensiero che viene loro in mente

7. Tecnologia Possiamo benissimo rinunciare a spendere in tecnologia fino ai 10 anni: videogiochi e apparecchi come tablet e telefonini possono aspettare, non c’è nessuna necessità fino a quando non diventano autonomi in quella fase in cui l’autonomia va controllata, sebbene a distanza.