Bambino

Figli disabili a carico: agevolazioni e detrazioni irpef

È una realtà che le mamme conoscono bene: è difficile mantenere dei figli, e se sono disabili lo è ancora di più. Proprio per questo lo Stato offre un sostegno economico maggiorato: ecco le agevolazioni e detrazioni irpef per famiglie con figli disabili a carico.

Avere uno o più figli disabili comporta tutta una serie di spese aggiuntive rispetto a quelle che dovrà affrontare una famiglia con figli normodotati. 

Tali spese dipenderanno dai prezzi di montascale, miniascensori, carrozzine, apparecchi per la vista o per l’udito, protesi, accessori per l’adattamento di bagni e auto, particolari strumenti tecnici e informatici, ecc. Tutti ausili necessari per abbattere gli ostacoli che le persone disabili ogni giorno devono affrontare.  

Altro fattore determinante la quantità delle spese occorrenti sarà il tipo e il grado di disabilità. Più la disabilità sarà rara e grave e più le famiglie dovranno farsi carico di costi maggiori relativi anche a cure e trattamenti.

Lo Stato in questi casi offre un sostegno economico superiore. Vediamo allora in dettaglio le agevolazioni e le detrazioni irpef per famiglie con figli disabili a carico.

Grazie alla legge 104/92 a favore dell’assistenza, dell’integrazione sociale e dei diritti delle persone handicappate, si potranno continuare ad acquistare beni (come ad esempio quelli sopra citati) con iva agevolata al 4% (anziché quella ordinaria). Inoltre, la stessa normativa, consente, in determinati casi, di avere anche detrazione irpef. Il tutto, naturalmente, previa certificazione e autorizzazione di medici specializzati.

Il limite di reddito annuo complessivo (esclusi i redditi quali pensioni, indennità e assegni corrisposti agli invalidi civili, ai sordomuti, ai ciechi civili) che può accumulare una persona per essere considerabile fiscalmente a carico è pari a 4.000 euro fino a 24 anni e a 2.840,51 euro dai 25 anni in su

La detrazione alla quale ha diritto il contribuente con figlio disabile a carico dipende da diversi fattori (tutti da inserire nel modello 730 e fondamentali per il calcolo finale), quali:

  • l’età del figlio (a seconda che abbia più o meno di tre anni);
  • il numero di figli; 
  • il reddito del contribuente (più è alto, minore sarà la detrazione fiscale; il limite massimo teorico è di 95.000 euro ai quali si aggiungono 15.000 per ciascun figlio successivo al primo).

L’importo delle detrazioni per i figli disabili a carico è maggiore di 400 euro rispetto a quello relativo a figli normodotati ed è quindi pari a:

  • 1.620,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni (piuttosto che 1.220,00 euro).
  • 1.350,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni (piuttosto che 950 euro);

Nel caso di famiglie numerose con più di tre figli a carico, le stesse detrazioni sono aumentate di 200,00 euro per ciascun figlio, a partire dal primo, e pertanto risultano pari a:

  • 1.820,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni (piuttosto che 1.420,00 euro)
  • 1.550,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni (piuttosto che 1.150,00 euro);

Altre agevolazioni, che possono essere fruite anche dai famigliari a carico, riguardano nello specifico:

  • l’acquisto di un veicolo (di una certa cilindrata) per: non vedenti e non udenti; disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento; disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni; disabili con ridotte o impedite capacità motorie. La detrazione dall’Irpef, pari al 19% delle spese sostenute (sia per la compera che per le manutenzioni straordinarie, se presenti) entro quattro anni dall’acquisto e deve essere calcolata su un importo massimo di 18.075,99 euro (al quale andrà sottratto l’eventuale rimborso assicurativo in caso di furto dell’auto);
  • l’esenzione dal pagamento del bollo auto e dell’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà; 
  • l’acquisto di un cane guida (esclusivamente per i non vedenti). La detrazione dall’Irpef, pari al 19% delle spese sostenute, può essere richiesta una sola volta in quattro anni (salvo in caso di perdita dell’animale) e deve essere calcolata su un importo massimo di 18.075,99 euro, considerando nel limite anche le spese per l’acquisto degli autoveicoli utilizzati per il trasporto del non vedente;
  • le spese (fiscalmente certificate dai fornitori) per i servizi di interpretariato (esclusivamente per i non udenti). La detrazione del 19% in tal caso è riconosciuta ai sensi della legge 26 maggio 1970, n. 381. 

Si tratta di aiuti concreti che hanno l’obiettivo di rendere più accessibili le spese extra alle famiglie con disabili a carico, nella consapevolezza che anche gli individui che per certi versi sono stati meno fortunati hanno il totale diritto ad avere una vita il più possibile “normalizzata”. 

Non va dimenticato che questo è stato reso possibile anche dagli incredibili e inarrestabili progressi, tra tutti, nei campi dell’etica, dell’architettura, della scienza e dell’ingegneria biomedica. Progressi grazie ai quali ogni giorno il pensiero comune, gli spazi e gli strumenti sono resi sempre più aperti, innovativi e rivolti all’integrazione.