La molecola in questione, la proteina scoperta negli anni 50‘ da Rita Levi Montalcini, si chiama NGF (nerve growth factor) e darebbe il via alla liberazione di uova e ormoni protettivi della gravidanza. A scoprirlo sono stati i ricercatori della National Academy of Sciences durante alcuni studi sull’accoppiamento degli animali. Per l’esattezza, essi hanno rilevato che lo sperma del lama è carica della NGF.
Il coautore dello studio, il veterinario Gregg Adams dell’Università di Saskatchewan a Saskatoon, Canada, sostiene che la proteina si trova anche nello sperma dei tori e degli esseri umani. “Se dimostriamo che l’NGF è efficace anche nelle donne, vi saranno implicazioni enormi per il trattamento delle condizioni di infertilità maschile”, sostiene il biologo Raj Duggavathi del campus McGill University a Sainte-Anne-de-Bellevue, Canada.
L’NGF, fino ad oggi era ben nota ai biologi ma non nel contesto della riproduzione. Si sapeva soltanto che essa venisse rilasciata dalle cellule nervose per stimolare quelle vicine a crescere.