Fecondazione assistita
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Fecondazione assistita e malformazioni genetiche: esiste un legame?

Fecondazione assistita

Presso il Robinson Institute di Adelaide, in Autralia, è stato condotto uno studio che sembra aver evidenziato scientificamente un legame tra malformazioni genetiche e fecondazione assistita. La ricerca, infatti, rivela che il rischio di malformazioni in caso di procreazione assistita cresce all’8,3% contro il 5,8% per i bambini nati con concepimento naturale. le malformazioni riguarderebbero gli organi muscolo-scheletrici, anomalie del cuore, problemi gastrointestinali, genito-urinari, rischio di paralisi cerebrali.

Solo la sindrome di Down sembra non essere soggetta all’aumento del rischio dovuto a fecondazione assistita.

Bisogna comunque tenere in considerazione che ci sono alcuni fattori che di certo contribuiscono all’aumento del rischio di malformazioni. Spesso si ricorre ad inseminazione assistita quando ci sono delle patologie nella coppia che fanno sì che la donna debba prendere farmaci per stimolare l’ovulazione. Un’assunzione non corretta di farmaci a base di clomifene citrato non giovano certo alla salute del feto. Inoltre, le donne che ricorrono all’inseminazione artificiale sono spesso ultraquarantenni e quindi già più predisposte ad avere rischi più elevati in caso di gravidanza.

Secondo i ricercatori, il rischio di malformazioni si abbassa con embrioni congelati, forse perché solo i più sani sopravvivono alla crioconservazione.

Quindi, più che essere legato al tipo di fecondazione artificiale utilizzato, il maggior rischio di malformazioni genetiche risulterebbe dipendere dalle patologie e problematiche della coppia che si è rivolta al centro di fecondazione assistita.

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