Gravidanza

Febbre in gravidanza: cause, rischi, rimedi

La febbre in gravidanza si può manifestare a causa di diversi fattori, siano essi indipendenti dalla gestazione o legati a complicazioni della gravidanza stessa. Nel primo caso, potrebbe trattarsi di una normale influenza caratteristica dei periodi invernali o anche di un’infezione, per esempio delle vie urinarie. Come spiega la ginecologa Valentina Pontello “In generale, sono tipicamente le malattie infettive a provocare febbre in gravidanza. Tra queste, oltre all’influenza, possiamo citare le infezioni urinarie come la cistite (infezione della vescica), ma soprattutto la pielonefrite (infezione del rene)”. Spesso, addirittura, la febbre in gravidanza è sintomo diagnostico dello stato gravidico: “La prima cosa da sapere – sostiene la dottoressa – è che un leggero rialzo di temperatura a partire dagli inizi della gravidanza è assolutamente normale”. Tale aumento, che può arrivare a 37,1°/37,2° C, è determinato dagli effetti del progesterone, l’ormone che sostiene l’utero nelle prime fasi della gravidanza. “Per parlare di febbre dobbiamo arrivare ad almeno 37,5°C”, rassicura la Pontello. La ginecologa prosegue, poi, spiegando quali siano, invece, le complicazioni gravidiche che possono determinare una febbre ‘anomala’: l’aborto settico “È una condizione che può verificarsi a seguito di manovre invasive, come un aborto clandestino, ma anche procedure come villocentesi o amniocentesi” – spiega la specialista- in questi casi a febbre alta si accompagnano dolore addominale e perdita di sangue. Anche dopo il parto o a qualche giorno da un raschiamento potrebbe manifestarsi la febbre causata da ritenzione di materiale placentare. Febbre e dolori addominali, a volte con perdita di liquido amniotico o sangue, potrebbero essere le conseguenze di un’infezione genitale, responsabile di parto pretermine per evitare di mettere a rischio la vita della mamma o del feto. Come puntualizza la Pontello “Sono casi rari, ma potenzialmente pericolosi. Per questo in presenza di febbre, dolore addominale ed eventualmente perdite è bene recarsi subito al pronto soccorso ostetrico per una valutazione immediata della situazione”.

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Febbre in gravidanza: rischi e pericoli

I rischi che la febbre in gravidanza può comportare sono differenti e sono strettamente legati alle cause che hanno determinato l’aumento di temperatura. Nel caso in cui la febbre sia stata causata da un’influenza, le complicazioni potrebbero essere di tipo respiratorio, come la polmonite, o un maggior rischio di infezioni generalizzate e disidratazione, non ultimo il parto pretermine. Per tutti questi motivi, è molto importante la prevenzione con il vaccino antinfluenzale, consigliato alle donne in gravidanza nel secondo o terzo trimestre, ma anche a chi pianifica di avere un bambino. Il parto prematuro è un rischio che si corre anche a causa delle infezioni urinarie. Nel caso in cui, invece, la febbre alta in gravidanza sia associata alla presenza di malformazioni congenite, la questione è un po’ più controversa: se uno studio americano del 2017, sottolinea un lieve aumento del rischio in caso di febbre nel primo trimestre; uno studio danese, dello stesso anno, non riscontra alcun incremento di pericolo. Ad ogni modo, i Centri per il Controllo delle Malattie di Atlanta, negli Stati Uniti, riportano che “la febbre potrebbe essere associata al rischio di difetti del tubo neurale (come la spina bifida) o di altri eventi avversi per il bambino in sviluppo”. “Per questo – afferma la ginecologa – è comunque consigliabile cercare di abbassare la febbre, se supera i 38-38,5° C”.
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Febbre in gravidanza: farmaci e rimedi naturali

Per abbassare la febbre in gravidanza, il farmaco antipiretico maggiormente consigliato è il paracetamolo, che però, come tutti i farmaci, deve essere assunto solo se necessario, in dose minima e per il minor tempo possibile. Come sottolinea la dottoressa Valentina Pontello: “Poi ovviamente sarà il medico a consigliare eventuali altri farmaci, come antibiotici o cortisonici, se riterrà che possano esserci in corso altre complicazioni come una broncopolmonite”, e rassicura che, anche in gravidanza, possono essere utilizzati con tranquillità diversi farmaci. Rimangono, comunque, indispensabili il riposo e l’idratazione a sostegno delle terapie farmacologiche. Per quanto riguarda i rimedi naturali, spesso ritenuti ‘innocui’, il consiglio della ginecologa è stranamente cautelare: “Via libera ai rimedi della nonna come il brodo caldo o la tazza di latte con il miele (a meno di non essere diabetiche e avere ricevuto particolari indicazioni dietetiche)” – spiega la Pontello, ma – “Bisogna invece fare molta attenzione con i rimedi fitoterapici (come la propoli), che vengono spesso proposti come ‘tranquilli’ ma che in gravidanza sarebbe meglio evitare e comunque non usare senza il controllo di un medico esperto”.