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Facebook, la notizia che fa felice ogni utente. Perché fa bene usare il social più amato

 

La felicità non esiste, eppure, a differenza di quanto non si creda è alla nostra portata e, contrariamente a quanto si pensi, la felicità ci verrebbe proprio nei social network: facebook, instagram, twitter. Ecco perché. A svelarlo una ricerca condotta dall’università Carnegie Mellow di Pittsburg.

(Continua dopo la foto)

A woman and a man look at a Facebook page in Agadir on October 11, 2013, published in support of the three Moroccan teenagers arrested for posting Facebook photos of two of them kissing outside their school in the northern town of Nador last week. The trial of the couple, a boy and a girl aged 15 and 14, and their 15-year-old male friend who took the picture, has sparked a storm of online protest in Morocco, where conservative Muslim values are being challenged in cyberspace. AFP PHOTO / FADEL SENNA (Photo credit should read FADEL SENNA/AFP/Getty Images)

Le interazioni personali sul social network danno benessere e appagamento al pari di altre esperienze importanti quali il matrimonio o la nascita di un figlio. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Computer-Mediated Communication. Gli esperti hanno stimato che la chiave della felicità e del benessere psicologico ‘via facebook’ è rappresentata dal ricevere circa 60 messaggi o commenti da amici intimi nell’arco di un mese.

L’uso di Facebook e l’impatto che può avere a livello psicologico è stato più volte oggetto di indagine scientifica, con esiti non sempre positivi per il social, spesso accusato di avere un impatto negativo su autostima, o sulla percezione del proprio aspetto fisico, nonché di essere una ‘piattaforma’ che stimola l’utente a fare sfibranti confronti con altre persone e con le loro vite.

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In questa ricerca, invece, il social viene riabilitato. Gli esperti hanno esaminato lo stato di benessere e appagamento per la propria vita di quasi 2000 utenti FB di 91 paesi. Hanno osservato il tipo di scambi che ciascuno aveva con gli amici virtuali. E’ emerso che coloro che si dicevano globalmente più felici e presentavano un più elevato stato di benessere psicologico erano quelli che ‘collezionavano’ più messaggi e post personalizzati da parte di amici stretti.

Non si tratta di ricevere lunghe lettere da un amico, basta anche una riga purché il commento sia scritto appositamente per noi e non sia un a frase “senz’anima” pigramente copiata da qualche parte sulla rete o inoltrata da un altro amico.