La nazionale, la maglia azzurra, la squadra del proprio Paese che orgogliosamente scende in campo durante gli Europei sul ritmo delle note dell’Inno di Mameli, rappresenta un momento di unione o di rottura per una coppia? Diciamo che per qualche fortunato duetto, la patria, e l’orgoglio verso la propria Nazione che scende in campo per vincere il “duello” con il “nemico”, bastano ad unire la coppia in un momento di grande complicità, superando anche le resistenze più ferree. Per altre coppie, invece, la questione non è di facile soluzione e le donne non ne vogliono proprio sapere. Ecco un simpatico profilo che aiuta a categorizzare le donne in merito all’argomento.
Profilo A: calcio che orrore. L’incubo biennale, dopo la chiusura del Campionato si è realizzato e nulla (la maglia azzurra, l’inno della Nazione …) riesce a coinvolgerla all’evento. Unica soluzione: organizzarle una serata tra sole donne.
Profilo B: calcio è una parola che non le suona proprio familiare. Forse ne avrà sentito parlare qualche volta, in merito alle grandi manifestazioni (come i mondiali e gli europei) o forse no, ne avrà sicuramente sentito parlare a proposito di cronaca. Nulla da fare, nessun ricordo: ma almeno non si lamenterà!
Profilo C: calcio, sport, ma di che roba si tratta? Niente di personale, niente odio, al massimo un po’ di tifo per i giocatori della squadra opposta.
Profilo D: il sogno di ogni uomo. Una donna che sappia tutto di calcio, che spenga il telefono e che stacchi i fili del citofono in vista della partita.