Nonostante l’allarme lanciato dagli esperti, l’uso scorretto e l’abuso di farmaci continua, da parte del popolo degli italiani affetti da emicrania. Ma l’uso selvaggio degli stessi provocherebbe un ulteriore peggioramento della condizione, a lungo andare. A ribadire il concetto è stato l’Anircef (Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee), durante un convegno presso Sarnico (Bg), in Lombardia.
Tali atteggiamenti ”paradossalmente portano alla cronicizzazione di una cefalea episodica – sostiene Eros Carmelo Malara, presidente del congresso – Vedo pazienti che arrivano ad assumere anche 15 antidolorici al giorno in alcuni casi”. Ma come anticipato, il cervello tende ad assuefarsi all’utilizzo di tali sostanze e, inoltre, tenderebbe ad abbassare la limite minimo di sopportazione al dolore, generando ”cosi’ un pericoloso circolo vizioso, perche’ il paziente, avendo una sopportazione minore, continuera’ a prendere ancora piu’ farmaci. Tutto questo di solito accade quando manca la diagnosi e il parere di un medico”.