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È allarme nei parchi per quella pianta velenosa: cinque bambini già ustionati

 

Può sembrare una normale pianta selvatica, ma è molto pericolosa per l’uomo, si tratta della Pànace gigante o di Mantegazza. La pianta, di origine caucasica, si sta diffondendo anche in Italia, mentre in Gran Bretagna e nell’Europa Orientale costituisce una costante minaccia primaverile.

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pianta velenosa1A renderla temibile la sua linfa che, insieme alla luce del sole e all’umidità, provoca ustioni gravi e dolorose vesciche, ma anche danni a lungo termine come cicatrici e persino la cecità.

La scorsa estate cinque bambini britannici di Bolton e Salford hanno riportato i segni dell’intossicazione dopo essere venuti a contatto con la pianta, e ora la segnalazione di una distesa di arbusti velenosi è stata fatta nell’area di Manchester, dove si dovrà provvedere allo sradicamento.

pianta velenosa2La pianta cresce solitamente in luoghi molto soleggiati e può arrivare ad un’altezza di tre metri. E’ molto importante evitare il contatto diretto, ma nel caso questo avvenisse, i medici consigliano di lavare la parte interessata ed evitare l’esposizione alla luce solare per almeno 48 ore.

In generale, per qualunque tipo di pianta irritante o velenosa con cui un bambino venga in contatto, è meglio ricordare la prassi da seguire. Se il bambino ha toccato o  ingerito accidentalmente parti di una pianta e manifesta i sintomi di un’intossicazione, è fondamentale che i genitori intervengano tempestivamente per ridurre gli effetti del veleno nel bambino.

pianta velenosa 3Se il bambino presenta bruciore, prurito o irritazione, è opportuno sciacquare la parte interessata con dell’acqua fresca e proteggerla per alcuni minuti con un panno asciutto e ben pulito. In caso di dolore di stomaco, non bisogna dare da bere al piccolo latte, acqua o altre bevande e non bisogna indurre il vomito per evitare di far passare due volte il veleno nell’esofago. È importante, inoltre, tener presente che non sempre i sintomi compaiono immediatamente.

pianta velenosa 4Per questo è bene tenere sotto controllo il bambino per verificare l’eventuale comparsa di effetti indesiderati. Se la situazione risulta più complicata e se la mamma vuole tranquillizzarsi, può essere utile contattare il medico di fiducia o il più vicino Centro antiveleni.