Dramma familiare in una casa di Cornigliano, nel ponente genovese. Un poliziotto di 50 anni ha sparato, uccidendole, alla moglie e alle due figlie. L’uomo ha quindi ha telefonato alla polizia confessando il gesto e si è suicidato. La strage poco prima delle 7 del 2 novembre. Come riporta il Corriere della Sera, l’uomo, Mauro Agrosi, poliziotto del reparto mobile di Bolzaneto, ha lasciato una lettera in cui spiega che «la vita ha troppi problemi». Ai poliziotti del 113 ha detto: «Venite a casa mia, vi lascio la porta aperta, ho ucciso tutti».
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Al loro arrivo gli agenti hanno trovato davanti a loro una scena agghiacciante coni quattro corpi senza vita. La moglie di Agrosi aveva 49 anni, le figlie 14 e 10 anni.
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Come ricorda Tgcom24, un fatto analogo accadde nella stessa zona di Cornigliano nel 2003 e anche allora il protagonista era un poliziotto. Nel mese di luglio di quell’anno un ispettore di polizia, Saverio Galoppo, 47 anni, uccise con la pistola di ordinanza la moglie, i due figli di 8 e 4 anni e poi si tolse la vita. L’uomo in quel caso era in servizio alla squadra informativa dell’ufficio di gabinetto della questura. La moglie, Assunta, aveva 43 anni. La follia dell’uomo, depresso a causa della separazione dalla moglie e perché non gli era stata data la possibilità di vivere con i figli, era esplosa nella tarda serata. I vicini di casa avevano sentito diversi spari e, allarmati, avevano chiamato le forze dell’ordine.