Salute e benessere

Dormire fa bene: ecco cosa succede agli adolescenti se perdono ore di sonno

 

Fin da piccoli, ci sono bambini che non vogliono andare a dormire. Hanno sempre un gioco da fare, poi sete, mal di pancia, camomilla, una sbirciatina nello zaino. Se questa abitudine resta anche da adolescenti può arrecare seri problemi di salute e di comportamento. Lo rivela una ricerca condotta tra Harvard School of Public Health e ospedale pediatrico di Boston. Ecco quali sono i rischi

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La carenza di sonno ”risveglia” l’aggressività nei giovani: infatti la ricerca mostra che dormire poco (7 ore o meno durante la settimana) rende più aggressivi gli adolescenti.
La carenza di sonno è stata già collegata a svariati problemi di salute; nei giovani è stata associata, tra le altre cose, anche a minore rendimento scolastico, problemi di concentrazione, obesità. Secondo gli autori della ricerca, gli adolescenti che dormono meno di 6 ore a notte hanno il 20% di probabilità in più di essere obesi dopo i 20 anni. Chi invece resta a letto per almeno 8 ore, è più protetto dal punto di vista del controllo del peso. In questo studio gli esperti hanno stimato che ben il 61% degli adolescenti dorme poco, solo 7 ore o meno per notte durante la settimana. Inoltre i ricercatori hanno stimato che il 40% dei giovani si rende ‘colpevole’ di comportamenti aggressivi, specie verso i propri coetanei, a scuola o nel quartiere.

Gli esperti hanno evidenziato che ad essere più aggressivi sono proprio gli adolescenti che dormono un numero di ore insufficienti rispetto a quanto sarebbe opportuno. Secondo le raccomandazioni di recente stilate dalla National Sleep Foundation statunitense i giovani tra 14 e 17 anni dovrebbero dormire 8-10 ore, con un range consentito ma non ottimale di 7-11 ore.

L’abitudine ad addormentarsi tardi nasce anche da un uso sbagliato che fanno di telefonini e tablet: prima del sonno infatti la luce dagli schermi di sera altera il sonno e sopprime i livelli di melatonina. Mandar messaggi, chattare fino a tardi, nel letto sono abitudini che portano i ragazzi ad un sonno disturbato, arrivando al momento dell’addormentarsi troppo eccitati dall’ uso della tecnologia. Nel caso degli sms per esempio, l’attesa della risposta, anche una volta che il messaggio è stato spedito, fa sì che il sonno non inizi in modo “igienico”, ma si carica di ansia e aspettative un momento che dovrebbe essere di grande calma e rilassamento. Proprio l’interazione poi, come avviene se si gioca o si naviga in rete, è altrettanto colpevole dell’eccitazione pre-dormita che si trasforma in comportamento aggressivo durante il giorno. La soluzione, raccomandano gli esperti ricercatori che hanno svolto lo studio, è controllare i ragazzi e convincerli a spegnere pc e dispositivi elettronici almeno un paio di ore prima dell’ora del sonno.