Bambino

Dolore al torace e tosse secca? I sintomi del reflusso esofageo

 

Se il bambino accusa dolore al torace, specie dopo i pasti o una tosse stizzosa, anche se non è raffreddato, il pensiero di un genitore corre al peggio. Invece sono i sintomi di un disturbo che non risparmia i bambini. Dopo gli otto anni oltre uno su 10 può avere una malattia del genere. Un disturbo che riguarda anche i bimbi più piccoli, colpiti nel 5% dei casi.

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Si tratta di reflusso gastro esofageo. Ne soffrono anche i bambini? Ebbene si!  Non sempre il rigurgito è un segnale significativo se non è legato a queste altre ‘spie’ che modificano le abitudini di vita del bambino, tipo: il bambino interrompe la sue normali attività, il gioco, la frequenza scolastica, il sonno o rifiuta il cibo. Questi sono criteri che fanno sospettare una patologia organica.

Un altro sintomo del reflusso è la tosse, solitamente secca e cronica e non passa con i normali medicinali. Si manifesta per lo più di notte, quando il corpo è disteso e il disturbo è maggiormente presente. Si verifica dopo i pasti, specie quelli serali.

Essendo un sintomo del reflusso gastroesofageo, per farla passare bisogna intervenire su quest’ultimo: date da mangiare ai bambini cibi leggeri, fate fare loro pasti più frequenti, proponete loro cibi più sani e, se il pediatra lo consiglia, seguite anche una terapia farmacologica per il reflusso.

Ad allarmare il pediatra deve essere anche la presenza di una familiarità del bambino con una malattia di questo tipo, per esempio: il papà con un’ernia iatale, la madre con un’ulcera. Il fattore di rischio familiare è molto importante, dicono gli esperti, perché all’origine della malattia c’è proprio la predisposizione genetica.

Ma oggi fortunatamente ci sono terapie adatte anche per il bambino. Il vero obiettivo delle cure in questa fascia d’età – non è tanto eliminare il sintomo, ma evitare danni futuri. Questi pazienti rischiano di sviluppare, se non curati, malattie importanti da adulti come l’esofago di Barret, un’infiammazione grave dell’esofago. E, a giudicare dai dati di alcuni studi preliminari, anche tumori esofagei. Per questo vanno usati farmaci specifici in pazienti che hanno una diagnosi certa di patologia. La patologia si scopre con una ecografia e con l’ingestione di liquidi.

In quanto ai farmaci, sono in commercio inibitori di pompa protonica indicati nella fascia di età da 1 a 11 anni e con una formulazione che facilita la somministrazione proprio ai bambini.