Salute e benessere

Dolore al piede da tacchi alti? Ecco come prevenirlo e curarlo

Si dice che “chi bella vuole apparire tante pene deve soffrire” ma non per forza è così! Vediamo come fare per annullare o quantomeno ridurre al minimo il dolore da tacchi alti.

Ogni donna ha un profondo rapporto di odi et amo con le scarpe alte. I tacchi, infatti, per quanto abbiano molti punti a loro favore come il fattore estetico, il potere di regalare qualche centimetro in più a chi li indossa, di slanciare la silhouette e di rendere più eleganti – se ben abbinati – e femminili, possiedono anche un contro decisamente non trascurabile: sono una delle maggiori cause di dolore al piede quando vengono indossati a lungo!

Tuttavia, si sa, la donna è, tra le tante cose, un mix di vanità e testardaggine che quindi difficilmente abbandonerà questo amato oggetto del desiderio. Poco importa se continuerà a farla inesorabilmente soffrire. Non rimane allora da far altro che attenuare quanto più possibile il dolore al piede causato da tacchi alti. Ecco dei pratici consigli a riguardo.

Metodi di prevenzione

  1. Scegliere le scarpe alte con la massima cura ai minimi dettagli

Quando si va a fare shopping spesso si cade nell’errore grossolano di comprare un paio di scarpe di una misura sbagliata – anche di poco – solo perché “erano quelle che mi piacevano di più ma era l’ultimo numero disponibile”. Inutile dire che una decisione peggiore di questa non esiste. Soprattutto quando si tratta di scarpe alte la misura deve essere perfetta, altrimenti:

  • se la scarpa è più grande non solo rischia di sfilarsi ma mette il piede in una condizione di aderenza non ottimale portandolo a scivolare inevitabilmente in avanti (con le dita che spingono sulla punta);
  • al contrario, se la scarpa è più piccola ostacolerà ulteriormente la circolazione sanguigna e costringerà troppo le dita (motivo per cui si dovrebbero evitare anche le scarpe con la punta molto stretta) che saranno più facilmente portate ad avere disturbi come dita a martello, calli, borsite dell’alluce e artrite.

Inoltre si deve trovare il modello che fa davvero al caso proprio. Il ché non è affatto semplice dato che di tacchi ne esistono ormai davvero di tutti i tipi (a spillo, con o senza plateau, a zeppa, squadrati, ecc. – naturalmente più è larga la base di appoggio più il piede sarà stabile) e la loro altezza varia dai 3 ai 12 (o addirittura 15) cm – anche se in teoria non dovrebbero superare gli 8 cm per evitare di incidere negativamente sull’andatura e stressare non solo i piedi ma anche le caviglie, le ginocchia e la zona lombare. Si consiglia, in generale, di considerare sempre il proprio livello di sopportazione e di abitudine nel camminare con scarpe di una certa altezza, anche perché il rischio di apparire goffe e di prendere qualche storta è sempre dietro l’angolo. Attenzione, quindi, a non esagerare.

  1. Non usare MAI scarpe nuove per lunghe uscite

È un dato di fatto: le scarpe nuove sono più rigide. Quindi una regola fondamentale per indossare i tacchi senza causarsi vesciche e provare più dolore del dovuto è quella di utilizzarli inizialmente per qualche ora al giorno a casa. Così facendo al momento di uscire ad esempio per una lunga serata le scarpe si saranno ammorbidite, leggermente allargate, adattate alla forma del piede e, di conseguenza, risulteranno più comode.

Per velocizzare questo processo è possibile:

  • piegare e torcere le scarpe in modo deciso ma delicato (per evitare di romperle);
  • sfruttare il calore (indossando le scarpe con dei calzini di cotone o lana, non troppo sottili né troppo spessi, e passando il phon ad una distanza di almeno 15 cm dalla scarpa, flettendo le dita);
  • acquistare prodotti appositi che allargano e mantengono la forma della scarpa.

Infine, per sicurezza è sempre bene irruvidire la suola con un pezzo di carta vetrata, cosicché le scarpe facciano più attrito sul pavimento e siano quindi meno scivolose.

  1. Utilizzare piccoli ausili

Se anche dopo averle modellate, le scarpe alte continuano a far male si può sempre ricorrere a piccoli ausili creati apposta per rendere più comodi i tacchi e facilmente reperibili:

  • cuscinetti in gel trasparente, che una volta applicati all’interno della scarpa, aiutano il piede a non scivolare e, essendo morbidi, alleviano anche la pressione del peso del corpo sui piedi.
  • nastri adesivi di tipo chirurgico con cui legare le dita dei piedi (in particolare il terzo e quarto dito) per alleviare la pressione dei nervi, facendo sparire, o comunque diminuendo, il dolore.

Rimedi

  1. Svolgere semplici esercizi

L’attività fisica si rivela indispensabile in ogni occasione, anche nel caso dei piedi. Esistono infatti degli esercizi che, facendo distendere e riallungare le dita, stimolano un maggiore afflusso di sangue verso la punta dei piedi e alleviano così eventuali infiammazioni. Ecco qualche esempio:

  • seduti su una sedia, con una caviglia appoggiata sul ginocchio opposto, infilare le dita di una mano tra quelle del piede per qualche secondo esercitando una leggera pressione e infine, stringendo bene la presa e cercando di forzare leggermente la flessione e l’estensione delle dita del piede, ruotare la caviglia 5 volte prima in un senso, poi nell’altro.
  • o ancora, appoggiare il piede su un piccolo cilindro (va bene anche una bottiglietta di plastica) e muoverlo velocemente avanti e indietro (in modo che tutta la pianta, dal tallone alla base delle dita, entri in contatto con l’attrezzo) esercitando una leggera pressione verso il basso. 30’’ a parte per 3 volte.
  1. Un bel pediluvio

Prima di andare a dormire, a giornata (sui tacchi) finita, massaggiare i piedi sotto l’acqua alternando getti freddi e caldi è un ottimo modo per favorire la circolazione e provare un’immediata sensazione di relax e benessere. Meglio ancora se si aggiunge all’acqua un cucchiaio di bicarbonato e qualche goccia di olio essenziale alla lavanda o un mix di sale grosso e miele (il primo utile a drenare il secondo ad ammorbidire la pelle). Insomma una vera e propria spa fai da te!

  1. Farmaci

Se il dolore non accenna a diminuire con i rimedi “fai da te” vorrà dire che bisognerà passare ai medicinali, come:

  • l’analgesica e antinfiammatoria crema all’arnica;
  • o i cerotti per il trattamento delle vesciche.