Concepimento

Diventare mamma 2019: agevolazioni, diritti, benefici

Diventare madre è un momento importante nella vita di ogni donna, ma spesso diviene una decisione difficile in caso di difficoltà finanziarie o timore di perdere il lavoro. Non tutte sanno, però, che esistono diverse agevolazioni economiche messe a disposizione dallo Stato, a cui si aggiungono tutele per le madri lavoratrici.
Bonus e agevolazioni per le mamme del 2019
Sono diversi i bonus a disposizione di chi diventa mamma nel 2019, a cominciare dal Bonus mamma domani. Si tratta di un contributo pari a 800 euro, che può essere richiesto, indipendentemente dal reddito, a partire dal settimo mese di gravidanza. A beneficiarne, in un’unica soluzione, dunque, sono tutte le neomamme.
Lo stesso vale per il Bonus nido, un rimborso riservato ai genitori che mandano i propri figli al nido pubblico o privato. Il rimborso spese non può, comunque, superare i 1.500 euro l’anno e viene erogato in 11 mensilità.
Infine, per madri, genitori adottivi o affidatari, esiste il Bonus bebè. Il contributo può essere richiesto dalle famiglie che non superano i 25.000 euro di ISEE e prevede 80 euro al mese per 12 mesi, che secondo la Legge di Bilancio 2019, aumentano del 20% in caso di figli successivi al primo. Inoltre, per ISEE inferiori a 7.000 euro, il bonus raddoppia.

mamma 2019

Agevolazioni mamme 2019: tutele per le madri lavoratrici

Ormai sono moltissime le donne che cercano di coniugare vita lavorativa e familiare e lo Stato cerca di semplificare le cose mettendo a disposizione una serie di tutele per le mamme lavoratrici.
Innanzitutto, esiste il divieto di licenziamento che scatta dall’accertamento dello stato di gravidanza ed è valido fino al compimento del primo anno del bambino.
Inoltre, una donna in stato interessante che decida per questo di interrompere il rapporto lavorativo, ha la garanzia della “giusta causa” e può richiedere la Naspi.
Il diritto alla tutela e alla salute del figlio, poi, permette di richiedere un cambio di mansione, in caso in cui ci siano rischi per la gravidanza. Se questo non fosse possibile, la donna ha diritto alla maternità anticipata.
Sempre per la prevenzione della salute della madre e del suo bambino, vige il divieto di lavoro notturno dall’inizio della gravidanza al primo anno di età del figlio.
Durante i nove mesi, infine, le donne hanno diritto a permessi retribuiti per effettuare visite specialistiche ed esami prenatali.

allattamento 1

Congedo di maternità: come funziona

Il congedo di maternità ha una durata di 5 mesi e permette alla neomamma di ricevere l’80% dello stipendio per tutta la sua durata. I mesi in questione possono essere gestiti in modi diversi a seconda delle esigenze della madre. Di solito sono previsti due mesi prima della nascita del bambino e tre successivi, ma è possibile ridurre i mesi preparto a uno o nessuno, così da averne a disposizione dopo.
Alla madre naturale o adottiva, inoltre spetta anche il congedo parentale che consiste in sei mesi di permesso retribuiti al 30%, se utilizzati entro il sesto anno di età del bambino.
Un’altra soluzione, poi, è quella di chiedere permessi per l’allattamento e riposi giornalieri di una o due ore, retribuiti al 100%, entro il primo anno di vita del neonato.

naomi annega in vasca

Mamme nel 2019: agevolazioni sanitarie

Nel periodo della gravidanza, le madri hanno diritto anche all’esenzione del ticket sanitario per visite specialistiche ed esami considerati fondamentali alla tutela della salute della donna e del suo bambino.
Il bambino, invece, fino al sesto anno di età, può avere l’esenzione del ticket in caso di reddito familiare non superiore ai 36.151,98 euro all’anno.