Gravidanza

Depressione post-partum, ne soffre tra il 10 e il 20% delle donne. Una malattia grave ma quasi sempre sottovalutata. Per la prima volta, scoperto (anzi fotografato) cosa accade nel cervello in casi simili

 

La depressione post-partum (dal latino “dopo il parto”) è una particolare forma di disturbo nervoso che colpisce alcune donne a partire dal 3° o 4° giorno seguente la gravidanza e che può avere una durata di diversi giorni, manifestandosi in qualche caso come depressione vera e propria, accompagnata da forme di psicosi. Tra il  10  e il 20 % delle donne soffre di forme di depressione e, una su sette, di ansia dopo aver dato alla luce un figlio. I sintomi? Perdita di appetito, tristezza, insonnia, affaticamento e irritabilità sono tra i più diffusi. Aggressività e senso di distacco nei confronti del nascituro, fra gli altri segnali. Naturalmente anche il bebè può risentirne ed avere effetti negativi sulla salute anche nel lungo termine. I bambini di madri depresse infatti sono più soggetti ad ammalarsi loro stessi. Come ricorda Repubblica, la depressione post-partum esiste ma i medici, i familiari e perfino la scienza tendono a sottovalutarlo. (Continua dopo la foto)

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Lo denunciano neuro-scienziati del dipartimento di psicologia della Michigan State University, di East Lansing che, con quelli dell’ Université di Rennes, Francia, hanno condotto una sostanziosa review sulle ricerche condotte nel campo della neurobiologia dedicate a questa forma di depressione. Nell’indagine, pubblicata su Trends in Neurosciences edito da Cell, gli autori dichiarano che gli studi dedicati al problema sono pochissimi, in tutto 20 pubblicazioni, e che quindi perfino la ricerca sottovaluta la situazione che però è molto seria. (Continua dopo le foto) deprecop depredentro

La scoperta degli studiosi potrebbe aprire la strada a un nuovo approccio alla  malattia. Questi esperti,  assemblando le immagini effettuate con risonanza magnetica funzionale contenute in questi studi, hanno creato una rappresentazione grafica che mette a confronto le forme di depressione di altro genere con il baby blues e svela come la depressione e l’ansia delle neomamme attivi aree cerebrali più diffuse e differenti dalle altre, perciò dovrebbero essere considerare come patologie a sé, diverse da tutte le altre forme depressive. I neuro scienziati fanno un appello ai medici e ai familiari delle neo-mamme affinché smettano di credere che la nascita di un figlio sia solo un evento gioioso e allegro.