Famiglia

Cosa è importante sapere quando scegli il centro estivo per tuo figlio: i consigli del pediatra

 

Lavorando entrambi e in assenza di nonni con le case al mare o in montagna, mamma e papà ogni anno sono costretti a districarsi tra volantini, le scelte degli amici di famiglia (pur di darsi una mano), mille offerte le più disparate di centri estivi con attività particolarissime, vicinanza al luogo di lavoro e una serie di altri elementi per scegliere al meglio il centro estivo in cui lasciare il bambino in questo periodo così caldo, con la stanchezza dei bimbi dopo un anno di studio (Continua dopo la foto)

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Attività e location sono due aspetti importantissimi per scegliere il campo estivo dei bambini. Secondo i pediatri dell’Ospedale Bambin Gesù di  Roma “il consiglio per i genitori è di cercare di individuare il livello di capacità e professionalità degli istruttori. Non devono essere dei guardiani per i ragazzi, ma dei veri e propri allenatori, anche se per un periodo di tempo limitato. Allenare i bambini non è qualcosa che si può improvvisare; per questo è opportuno accertarsi che gli istruttori siano qualificati, meglio se diplomati in scienze motorie o certificati dalle federazioni sportive. Sulla scelta dell’attività, meglio prediligere la pratica di uno sport diverso da quello usuale, che consente loro di imparare altri movimenti, altre regole, e migliora le capacità neuromotorie dei bambini, coinvolgendo altri muscoli rispetto a quelli abitualmente stimolati” (continua dopo le foto)

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“È preferibile – sempre secondo i pediatri del Bambin Gesù – scegliere un luogo che abbia ombra sufficiente e, se possibile, naturale. Meglio alberi, che gazebi. Meglio aree ventilate, che strutture centrali, dove il caldo, nelle ore di punta, potrebbe recare disagi ai bambini, soprattutto a quelli più piccoli. I ragazzi passano molte ore in questi posti, ed è importante che abbiano le condizioni climatiche più opportune per loro, affinché non tornino la sera stanchi e stremati. Inoltre sincerarsi che ci sia un posto dove possono riposare tranquilli, lontani dai rumori e dalle attività di chi non ha necessità di rilassarsi un po’, prima di rimettersi in movimento. Un consiglio per i genitori, se non conoscono il luogo, è quello di andare a visitare personalmente le strutture preposte, magari nelle ore più calde della giornata, così da potersi rendere conto della situazione”.