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Conoscere la sigaretta 2.0: è elettronica e si svapa

Da quando il dispositivo “sigaretta elettronica” (e-cig o Personal Vapouriser) è stato messo a punto, l’opinione pubblica si è trovata divisa rispetto all’opportunità di utilizzarla come alternativa alla sigaretta classica.

Nel 2006, passando prima dalla Cina, ha iniziato a diffondersi a livello commerciale anche in occidente e da subito alle opinioni della gente, si sono aggiunte quelle di professionisti e ricercatori, sempre allerta per comprendere rischi e benefici.

Per quanto concerne i fumatori, in generale, di tabacco industriale, la e-cig può rivelarsi un’ottima soluzione per ridimensionare i possibili danni causati da sigarette, pipe e sigari, oltre ad un metodo graduale per sconfiggere la dipendenza da nicotina.

Sarebbe addirittura possibile, per chi desidera distaccarsi dolcemente dalle sigarette, utilizzare liquidi con sapori simili. Aromi tabaccosi o fruttati che siano, è un buon modo per tentare i primi passi verso la disintossicazione.

Possibili vantaggi

A livello commerciale sono stati immessi sul mercato apparecchi di diverse forme, curati anche per la differenza di stile proposto; di base però la sigaretta elettronica è sempre composta di tre elementi principali: un inalatore, chiamato cartuccia, contenente il liquido da vaporizzare; l’atomizzatore, cioè il pezzo necessario a scaldare e nebulizzare l’ e-liquid; una batteria che possa alimentare il dispositivo.

Altri pezzi costituenti la sigaretta tecnologica sono: il bocchino (o drip tip), una resistenza, un materiale (come il cotone) a contatto con la resistenza e un circuito elettronico interno.

Le sigarette elettroniche hanno, anche nelle versioni più semplici ormai, la possibilità di regolazione di certi parametri: come quello della nicotina, se presente.

Molti i vantaggi effettivi a livello economico, soprattutto nel momento in cui si smette di essere fumatori duali, passando definitivamente alla versione tecnologica della sigaretta ed eliminando l’alternanza con quella tradizionale.

Comprare il kit iniziale ha un certo costo, che naturalmente non è quello di un singolo pacchetto; la sigaretta elettronica è composta di parti e materiali molto differenti da quella classica, il vantaggio economico arriva subito dopo la fase iniziale; i costi vengono ammortizzati innanzitutto perchè le singole ricariche contengono nicotina equivalente a qualche pacchetto.

Un atomizzatore, in media, dura per settimane e quando si comprano versioni di una certa qualità, hanno una durata maggiore grazie a semplici gesti di manutenzione. Per quanto riguarda, invece, le batterie si possono trovare anche quelle ricaricabili, che usate nel modo corretto possono durare per diversi mesi.

Questo tipo di prestazioni modifica anche lo stile di vita dell’ex fumatore di sigarette tradizionali, che innanzitutto potrà evitare i continui viaggi verso e dalla tabaccheria.

Una scelta strategica per molti

L’utilità non riguarda solo la possibilità di controllare la propria dipendenza e nel tempo liberarsene: prima di tutto la sigaretta elettronica permette di evitare il catrame e molti gas tossici che sono presenti, invece, quando si fumano i classici (sigari, sigarette e pipe).

Il vapore, in genere aromatico, della sigaretta elettronica può contenere quantità variabili di nicotina . Quello che viene inalato attraverso la e-cig è un liquido portato ad ebollizione e raggiunge l’apparato respiratorio senza combustione, evitando quindi i danni correlati ad essa.

L’ e-liquid è una soluzione che può variare le percentuali degli elementi miscelati in base al gusto. Non è raro, per esempio, che venga utilizzato solo il glicerolo.

Si può trattare unicamente di vapore aromatizzato o contenente una certa quantità di nicotina (di solito tra 6 e 24 mg), comunque la miscela del liquido da svapare è costituita, normalmente, di acqua, glicerolo, glicole propilenico e altre sostanze, come quelle che riguardano l’aroma.

  • Il glicerolo, presente per natura nel corpo umano, è un costituente di oli e grassi. Additivo vegetale, alimentare e farmaceutico utilizzato tanto in cucina quanto nell’ambito medico ed anche in ambito cosmetico per le sue proprietà idratanti ed emollienti.
  • Il glicole propilenico è un additivo alimentare e farmaceutico, anch’esso commestibile. Viene usato per sciogliere o allungare diverse sostanze. Il suo impiego è ampio grazie all’assenza di fattori cancerogeni o tossici.
  • Gli aromi (anche questi alimentari), vengono certificati dalla Normativa Europea come aromi naturali. Sono concentrati e derivati da fonti naturali e artificiali. Una vasta gamma di molecole estratte da: conifere, agrumi, eucalipto, basilico, vaniglia …

Uno dei motivi per cui oggi circa 2 milioni di italiani fanno uso occasionale e regolare della e-cig è dovuto proprio al fatto che nella consuetudine di aspirare da questo apparecchio, a volte così curato nel design, ci si rifornisce di quell’esperienza tattile e olfattiva associata ad un’abitudine consolidata, forse da anni.

Nel campo della ricerca, poi, sono sempre tanti i punti interrogativi da risolvere e altrettanti giungono alle porte dei laboratori scientifici per ogni “soluzione” scovata.

La sigaretta elettronica è una sigaretta giovane oltre che tecnologica, una sigaretta “profumata” grazie ai liquidi aromatizzati, come quelli presenti sul sito di Terpy.

Ma…“gli esami non finiscono mai”, e quelli cui è sottoposta la sigaretta elettronica sono necessari per la sua nascita relativamente recente. Eppure, a quanto pare, si può dire che in confronto all’utilizzo dei prodotti tradizionali, le sigarette elettroniche tendono ad un’importante riduzione dei danni per i fumatori.

La Fondazione AIRC, dal 1965 opera nella lotta contro il cancro e sostiene, attraverso la raccolta di fondi, la ricerca e l’aggiornamento degli studiosi. AIRC si occupa anche di diffondere i risultati raggiunti dalla ricerca per la prevenzione e le prospettive terapeutiche.

In merito alla sigaretta elettronica la fondazione racconta di uno studio del 2017, finanziato da Cancer Research UK e pubblicato su Annals of Internal Medicine, in cui si conferma che abbandonare il consumo dei tabacchi lavorati, sostituendo la sigaretta tradizionale con quella tecnologica permette in sei mesi di ridurre significativamente la presenza di sostanze cancerogene nel proprio organismo.