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Congedo papà 2019: come funziona, come ottenerlo

Il Congedo papà 2019 consiste nella fruizione di alcuni giorni di permesso retribuito per i neo papà, lavoratori dipendenti. Tale beneficio spetta al momento del subentro nel nucleo familiare di un nuovo figlio, anche se adottato o in regime di affido, nazionale o internazionale. Esistono due tipologie di Congedo papà: una facoltativa, fruibile solo a determinate condizioni e una obbligatoria, entrambe modificate a seguito dell’approvazione della Legge di bilancio 2019.

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Congedo papà 2019: requisiti

L’emendamento della Legge di bilancio 2019 prevede un aumento dei giorni concedibili ai neo papà in caso di nascita (o azione/affido) di un nuovo figlio. Fino allo scorso anno il padre lavoratore dipendente aveva diritto a quattro giorni di congedo obbligatorio, da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio o dall’ingresso in famiglia o in Italia del minore (adottato o affidato). Nel 2019, invece, con l’approvazione dell’emendamento citato, i giorni fruibili per congedo obbligatorio saranno 5: in questi cinque giorni il padre richiedente potrà astenersi dall’attività lavorativa ed essere comunque retribuito. Come per il 2018, anche nel 2019 i giorni di congedo papà possono essere fruiti anche in via non continuativa (art. 1, comma 354, legge 11 dicembre 2016, n. 232). Sempre dal 2018, è stata introdotta la possibilità per i neo papà di fruire di due giorni di congedo facoltativo; tale ulteriore permesso, tuttavia, può essere fruito solo in via alternativa alla astensione obbligatoria della neo mamma. Nel 2019, ricapitolando, spetteranno ai neo papà in possesso dei requisiti sopra elencati, cinque giorni di congedo per paternità obbligatorio retribuiti (anche non continuativi) e saranno prorogati anche i due giorni di congedo facoltativo, concedibili alternativamente a due di astensione obbligatoria della neo mamma. Il congedo facoltativo del padre, quindi, è condizionato alla scelta della madre lavoratrice di non fruire di altrettanti giorni di congedo maternità. I giorni fruiti dal padre anticipano quindi il termine finale del congedo di maternità della madre.

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Congedo papà 2019: quanto spetta, come richiederlo, entro quanto fare domanda

Il Congedo papà 2019, facoltativo e obbligatorio, è fruibile anche contemporaneamente all’astensione della madre e deve essere esercitato entro cinque mesi dalla nascita del figlio (o dall’ingresso in famiglia/Italia in caso di adozioni o affidamenti nazionali/internazionali). La retribuzione dei giorni di astensione dal lavoro sarà pari al 100% della retribuzione normalmente percepita (da calcolarsi sulla base della retribuzione percepita fino all’ultimo giorno prima della fruizione del permesso). Ad erogare la retribuzione sarà l’INPS ma talvolta alcune aziende possono anticipare la retribuzione al lavoratore. Sulla base del soggetto che eroga l’importo (INPS o Azienda) la domanda va inoltrata secondo modalità differenti, ma sarà comunque semplice proporla. Se il congedo di paternità è anticipato dal datore di lavoro la domanda di fruizione dei giorni di permesso dovrà essere presentata direttamente allo stesso. Va ricordato che la concessione o meno del permesso non è discrezionale per il datore di lavoro, il quale dovrà quindi sempre concederla. Il padre dovrà comunicare al proprio datore di lavoro le date in cui intende usufruire del congedo almeno 15 giorni prima. Se richiesto in concomitanza dell’evento nascita, il preavviso si calcola sulla data presunta del parto. Nei casi di pagamento diretto da parte di INPS, la domanda si presenta online all’Ente attraverso il servizio dedicato. Alternativamente si può proporre domanda contattando il Contact center INPS al numero 803 156 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile. In ulteriore alternativa ci si può rivolgere al Patronato di riferimento.