Guide e Consigli

Compiti per le vacanze: istruzioni per l’uso per finire quel benedetto libro che ci hanno dato a scuola e … per il resto avventure

 

Parlare di compiti per le vacanze è un po’ un ossimoro, ma siamo cresciuti tutti con il classico libro riassuntivo delle competenze, apprese durante l’anno scolastico, ma dopo le polemiche di questi ultimi anni sulla quantità di compiti fino alla loro inutilità, chissà con quale convinzione maestre e professori abbiano dato il libro estivo. Istruzioni per l’uso: il libro va fatto, ma, cari genitori, prediligete altro (Continua dopo la foto)

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Meglio fare esperienze, vedere applicate le conoscenze studiate, facciamole uscire dalle pagine di libri e alle ore scandite dalle campanelle. Cosa c’è di meglio che andare in un museo e vedere dal vivo la collezione egizia del Museo archeologico di Napoli o i resti della vita quotidiana della Magna Grecia al MARTA di Taranto? Oppure portiamoli sull’Etna o sul Vesuvio,s e hanno studiato i vulcani o in una città straniera – se si può – per esercitarsi con le lingue.

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Da preferire esperienze e avventure che amplino le loro conoscenze e allarghino i loro orizzonti. Tuttavia un piccolo sforzo nella direzione della scuola, così com’è, lo possono fare: lasciamoli riposare fino a fine giugno, senza compiti né obblighi. Poi cominciamo con i libri di lettura, poi con il libro dei compiti da fare magari al mare, sul lido nelle ore in cui non si può fare il bagno. Chissà che con mezz’ora al giorno e con tutto il resto, non diventi piacevole anche tornare in una scuola che a quel punto non è più un luogo grigio e distante dalla loro vita, passioni e divertimenti.