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Come mostrare la felicità ai nostri figli: se non fate così non la vedranno (e capiranno) mai

 

 

Ci pieghiamo su di loro, ci parliamo, li intratteniamo stando in un’altra stanza, ma la maggior parte dei genitori non sa che il loro bambino in realtà non li capisce, non può capire le loro emozioni. Inutile reagire male alla loro mancata reazione. Lo dimostra uno studio condotto dai ricercatori dell’Institute of Psychology dell’Università di Oslo (Norvegia) e dell’Università di Uppsala (Svezia). Ecco come i bambini vedono mamma e papà
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Non per l’età anagrafica, sono piccoli, cresceranno: è una questione di centimetri.
Gli scienziati hanno rivelato il modo in cui i neonati guardano i loro genitori. Hanno scoperto che la distanza massima per un neonato per capire se mamma e papà sono arrabbiati o felici e comportarsi di conseguenza è di soli 30 centimetri. Se la distanza raddoppia o va oltre, l’immagine del loro volto diventa così sfocata ai suoi occhi da farne svanire l’effetto, e il piccolo non è più capace di distinguere le emozioni dei genitori, il tono, l’inflessione della voce non sono ancora elementi che lo aiutano a discernere. Devono vedere il volto e non possono farlo se non a 30 centimetri di distanza dal loro. L’emozione che risconoscono meglio tra un volto sorpreso, un volto neutro, un volto arrabbiato e un volto felice è il volto felice, come dimostra il grafico.

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Se è vero che i bambini imparano da ciò che vedono bisogna tenerli stretti a sé affinché imparino a capire le nostre emozioni. Secondo il professor Svein Magnussen che ha condotto la ricerca, tenerli a meno di 30 centimetri dal nostro volto nei primi giorni di vita fa sì che imparino a sintonizzarsi prima e meglio con le emozioni di mamma e papà.